lunedì 11 dicembre 2017

Maker Faire Rome, dai makers soluzioni tecnologiche per la disabilità

Alla Maker Faire Rome 2017, esoscheletri, carrozzine smart, dita robotiche: la tecnologia Roboticap per la disabilità e realtà aumentata, dispositivi medici e idee per lo sport delle persone con disabilità e per l'accessibilità di spazi pubblici e del turismo


Alla Maker Faire Rome 2017, tanti ausili ipertecnologici per la disabilità e l'accessibilità (fonte: Maker Faire Rome 2017)

Si è svolta dall'1 al 3 dicembre alla Fiera di Roma la Maker Faire 2017. Da parte della comunità di makers tantissime le proposte di tecnologie smart per la disabilità segno di una maggiore attenzione della ricerca e dello sviluppo di base alle problematiche della disabilità.



Si va infatti dalla robotica indossabile agli esoscheletri riabilitativi, sviluppati ed utilizzati anche dalla Fondazione Santa Lucia, alle carrozzine Smart. In più tante soluzioni innovative per l'accessibilità ed il turismo accessibile.
Il tutto grazie a studenti, start up e istituti di ricerca ad alto tasso d'innovazione.

Un'eccellenza della ricerca Italiana, l'Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa, propone esoscheletri a più gradi di libertà, studiati per assistere o accrescere i movimenti di persone con disabilità motorie.
”Strumenti che restituiscono mobilità anche ad anziani affetti da sarcopenia”, evidenzia Nicola Vitiello, professore presso SSSA, aggiungendo: “le patologie legate al cammino e alla funzionalità degli arti superiori sono tra le più devastanti nella popolazione degli anziani. Abbassano il tenore di vita, aumentandone la mortalità”.

Dal  SIRS Lab dell’Università di Siena il "Sesto Dito Robotico", in grado di aiutare persone colpite da ictus a compensare la funzionalità delle mani.
“Per chi non può muovere un arto - , spiega Domenico Prattichizzo, docente di Robotica dell'Università di Siena, afferrare una bottiglia diventa un problema. Il congegno crea una presa ibrida fra il braccio e un dito robotico, consentendo di svolgere tutti i task manuali”.
Il "Sesto dito robotico" realizzato dall'Università di Siena (fonte: sirslab Unisiena)


Dai laboratori di Siena arriva anche il progetto di comunicazione per ciechi "Wearhap", per riprodurre sensazioni tattili nello spazio e nel tempo, che funziona “grazie a delle interfacce aptiche da indossare sulle dita" e rende possibile aggiungere alla comunicazione audio Skype quella tattile e consente di "stringere la mano al proprio interlocutore a distanza o di registrare la sensazione di una carezza fatta al proprio figlio e percepirla in futuro per riviverla”, racconta ancora il ricercatore di Siena.

Un'attenzione al benessere e alle problematiche della disabilità, quella della Maker Faire Rome, sottolineata dall'VIII edizione di “MaKetoCare”, contest per l'hi-tech che aiuta le persone con disabnilità.

Tra i vincitori quest'anno, Orion, l'esoscheletro riabilitativo messo a punto da Mattia Strocchi, diciottenne studente di elettronica dell’ITI di Ravenna. Si tratta di un tutore applicabile agli arti, comandato dagli impulsi muscolari con un elettromiografo. Grazie a un doppio dispositivo, aumenta la forza di chi lo indossa.
L'eoscheletro di Mattia Stocchi, premiato alla Maker Faire Rome 2017 (fonte: Maker Station)


Premiati anche Roberto Lucchisani, Federico Gualdi e Nicholas Silvestri, studenti dell'ITTSBelluzzi da Vinci” di Rimini , per la loro  “Optical Wheelchair”, una sedia a rotelle che si aziona grazie al movimento del volto. Per farlo, usa una video-cam Intel che invia, tramite bluetooth, le informazioni al Pc, il quale avvia un micro-controllore posto nelle ruote.
“L’idea è nata pensando ad un nostro amico rimasto paralizzato dopo un incidente”, raccontano i giovani inventori.

Per lo sport, in mostra la carrozzina modulabile voluta dal CT della nazionale italiana di atletica paralimpica Mario Poletti, adattabile a diversi tipi di disabilità e dimensioni corporee da quelle di un bambino a quelle di un adulto e a costi contenuti.

Per lo sport all'aria aperta arriva invece a “Waybration”, un sistema per la navigazione concepito atleti ciechi o ipovedenti, per consentire praticare sport come il SUP (Stand Up Paddle), il windsurf o la vela senza accompagnatore. Il tutto grazie ad una centralina di controllo“FCU low cost” (Flight Control Unit), dotata di magnetometro, Imu e Gps e e utilizzata da sistemi autonomi e dalla robotica, ad esempio i droni.
Il paratriatleta Matteo Fanchini testa il suo Waibration su  Sup (Fonte: waybration)

Per smartphone o Pc, un sistema di pianificazione del percorso, connesso ad una scheda Arduino, consente di comporre il percorso di regata, fissandone i waypoint, realizzato da Roberto Colella e Antonio Petitti, con Matteo Fanchini, poliatleta non vedente, campione italiano di Paratriathlon.
Il sistema invia segnali radio a due cavigliere vibranti poste nel Kayak, e segnala all'atleta la direzione da seguire.
La Ccar-CO2 per lescursionismo naturalistico delle persone con disabilità (Fonte: Ccar-CO2) 

Infine, soluzioni anche per il turismo accessibile con la “CCAR – CO2 For All”, realizzata dall'Istituto tecnico di Foligno, Spoleto e dell'Università degli Studi di Foligno.
Si tratta di un fuoristrada elettrico riadattato da un veicolo per i campi da golf, proposto sia per il noleggio che per escursioni naturalistiche organizzate per persone con disabilità, in grado di trasportare anche la carrozzina in un vano posteriore, con strumenti per la guida adattata e carica delle batterie attraverso pannelli solari.
Natura a 360 con l'App Natura Accessibile, che in tempo reale mette a disposizione delle persone con disabilità la rete di sentieri naturalistici accessibili, a partire di quelli del Parco regionale di Colfiorito o dei centri storici di Foligno, Assisi e Cantalupo.


(Fonte: Redattore Sociale)

La Fondazione Santa Lucia è da anni all'avanguardia nella ricerca tecnologica e nell'applicazione di tecnologie innovative per la riabilitazione, l'accessibilità nella vita quotidiana e l'autonomia delle persone disabili, dimostrando, in questo senso una sensibilità da vero pioniere. Un'esperienza italiana d'eccellenza che anche per questo motivo merita sostegno e promozione.

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