martedì 12 gennaio 2010

Parasport, a rischio la squadra di basket della Fondazione Santa Lucia

lunedì 11 gennaio 2010
(L'UNICO) - Martedì 5 gennaio il dirigente della sezione sportiva della Fondazione Santa Lucia, Carlo Di Giusto, insieme con i suoi collaboratori ha indetto una riunione nella sede via Ardeatina 306, con i genitori degli atleti del minibasket in carrozzina, a cui hanno preso parte anche gli atleti della prima squadra, gran parte dei degenti, amici e familiari degli stessi. Oggetto della convocazione è stato il grave disagio che la Fondazione sta vivendo a motivo del mancato pagamento da parte della Regione Lazio delle competenze spettanti.
Il futuro prossimo, come ha riferito Carlo Di Giusto, si presenta "critico". "Circa 250 posti di lavoro sono a rischio, la sezione sport rischia di scomparire togliendo quella fetta di dignità che con tanta fatica tutto lo staff ha instillato nei ragazzi del minibasket".

La Fondazione cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica, trattandosi di ragazzi diversamente abili che considerano il Santa Lucia come una seconda casa e soprattutto un modo di inserirsi nella società attraverso lo sport.
Il lavoro fatto da Carlo Di Giusto, Massimo Fava, Bruno Rossetti, Claudio Calvelli, Stefano Rossetti, Carlo Di Carlo, Lorenzo Polidori, altri operatori della Fondazione, hanno permesso ai ragazzi di conquistarsi, a livello nazionale, una posizione di prestigio e di rispetto, sempre accompagnati nel loro cammino e nelle trasferte dal team manager Tenda, che non li abbandona mai. Soprattuto questo è la Fondazione Santa Lucia: aggregazione.
"E' soprattutto una delle più prestigiose cliniche a carattere scientifico - racconta Cristiano Ceccato, papà di Emanuele, un ragazzo disabile che milita pratica il minibasket con la Santa Luci - che si può trovare a livello internazionale, dove tutte le persone che la compongono fanno di questa Fondazione una realtà palpabile, dove arrivano degenti con situazioni critiche e che vengono restituite alla società nelle condizioni ottimali per riprendere una vita serena e tranquilla."

"La cifra che vanta la struttura sanitaria - racconta ancora Ceccato che ha fondato anche un'associazione per la tutela dei diritti delle persone diversamente abili dal nome "Anagramma" ­- è definibile in parecchi milioni di euro, un taglio così pesante e devastante significherebbe tagliare risorse e cure per tutte quelle persone che si rivolgono all'azienda per essere curati dai migliori, con strutture all’avanguardia, e medici e fisioterapisti di altissimo livello.
"L'invito che facciamo da genitori e cittadini è di perorare questa causa."
Lunedì 11 gennaio 2010 intanto, tutti coloro che volessero chiedere informazioni all’interno della Fondazione troveranno a disposizione un presidio fisso che risponderà ad ogni richiesta d'informazione.

L'UNICO

1 commento:

  1. Fondazione S. Lucia? passato,presente e futuro di tante,tantissime persone: operatori e pazienti uniti in un unico scopo.
    Il passato ( poi a pensarci è il presente ),per me e moltissimi come me, superato lo shock dell'impatto con la nuova realtà, con l'aiuto di persone preparate e di attrezzature all'avanguardia, si riprende a vivere, a riconquistare la piena autonomia.
    e, cio', succedeva anche 46 anni fa!
    Nel corso degli anni il miglioramento dell'assistenza ospedaliera e alberghiera è stato costante e, in modo particolare nella ricerca.
    Il presente è come il passato, IL FUTURO: è LA RICERCA.Perchè il tutto deve essere cancellato?
    Non ci sono i soldi!E' retorico:la news di oggi è stata portata al 2011 lo sfoltimento delle "Poltrone"!!1

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