giovedì 29 novembre 2012

“Come gestire l’anziano vittima di un crimine: le forze dell’ordine a lezione di terza età”.


E' stata presentata oggi presso la sala Convegni dell' IRCCS Santa
Lucia  la ricerca sul tema: “Come gestire l’anziano vittima di un
crimine: le forze dell’ordine a lezione di terza età”.


Quasi il 13 per cento dei reati commessi nel nostro paese sono a danno
di anziani, di soggetti over 65. Rapine, furti, truffe di ogni genere.
Aumenta la popolazione anziana (oggi il 20% del totale)  e aumenta in
percentuale il numero di vittime di eventi criminosi che coinvolgono
questa fascia d’età. Che in una percentuale rilevante, almeno il 30%,
presenta disturbi di carattere neurocognitivo - demenze, Alzheimer -
e/o esiti di ictus cerebrali. Soggetti difficili da gestire quando si
tratta di indagini, quando si deve affrontare e risolvere un crimine.
Subentrano vergogna, ansia, paura, ma anche deficit relazionali che
rendono talvolta difficili le indagini. Di questo si è parlato questa
mattina alla Fondazione Santa Lucia nell’ambito di un incontro (“Come
gestire l’anziano vittima di un crimine: le Forze dell’ordine a scuola
di terza età”) presieduto dal direttore scientifico dell’Istituto
Prof. Carlo Caltagirone e dedicato alla conclusione di un progetto
europeo che ha portato alla elaborazione di linee guida che vanno
proprio in questa direzione. Access  Project – Against Crime Care for
Elders Support and Security – ha visto l’Italia in prima fila con la
Scuola Superiore di Polizia, l’Università del Molise, la Sapienza e
appunto il Santa Lucia.

Obiettivo lo sviluppo di buone prassi di giustizia penale in ambito
comunitario e la formazione, sotto il profilo neuropsicologico, delle
forze dell’ordine chiamate ad interagire con l’anziano fragile. In
sostanza il progetto, come hanno spiegato i relatori Prof.ssa Anna
Maria Giannini -ordinario presso l’Università “La Sapienza” di Roma-,
Prof.ssa Cecilia Guariglia -ordinario e direttore della Scuola di
Neuropsicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma- e Dott.
Roberto Sgalla -direttore della Scuola Superiore di Polizia-, ha
realizzato uno strumento operativo che fornisce agli operatori delle
forze dell’ordine una competenza di base per riconoscere alcuni
indicatori inerenti agli Anziani con problematiche neurologiche e
psicologiche significative. Le linee guida verranno diffuse alle
polizie di tutti i paesi Ue e tradotte in corsi di formazione.

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