mercoledì 20 luglio 2011

La civiltà comporta l'attenzione nei confronti di coloro che possono meno

IL COORDINAMENTO SALVIAMO L’OSPEDALE SANTA LUCIA INTERVISTA ALLO STILISTA BRUONO PIATTELLI: “LA CIVILTA’ COMPORTA L’ATTENZIONE NEI CONFRONTI DI COLORO CHE POSSONO MENO.”

Roma 20 luglio 2011. “Io conosco la Fondazione Santa Lucia da molti anni e ne ho seguito anche la crescita, lo sviluppo, l’importanza che ha acquisito su base non soltanto cittadina, ma nazionale e internazionale per due motivi, il primo perché una ricerca scientifica così analitica portata avanti con tanta coscienza e professionalità è abbastanza rara, secondo perché avendo, sia personalmente sia degli amici e parenti che hanno frequentato il Santa Lucia, avuto delle riscontranze eccezionali sull’efficienza sia del corpo medico che del corpo di assistenza e sulla precisa determinazione del lavoro di tutta l’organizzazione, quindi un qualche cosa di abbastanza specifico e raro. Purtroppo debbo dire che non è soltanto il Santa Lucia che versa in questa situazione, poiché è una caratteristica nazionale, anche se le crisi economiche che i Paesi attraversano implicano dei sacrifici, è grave che di certe organizzazioni di cui lo Stato dovrebbero farsi carico, non dico l’assistenza, ma addirittura carico, poi si dimentichino di quelli che sono i principali o elementari doveri nei confronti di queste strutture. Io sono un liberale e come tale credo nelle iniziative private, credo nell’attività dell’individuo, ma non posso disconoscere la necessità assoluta che certe istituzioni non possano che essere in mano allo Stato, perché la civiltà comporta l’attenzione nei confronti di coloro che possono meno.

Nello specifico entriamo nella faccenda della sanità, c’è una necessità assoluta di stringere la cinta, ma quando si arriva a considerare questo, bisogna considerare che lo Stato e per esso la Regione, i comuni, e tutti quegli enti che sono responsabili di queste organizzazioni, che dovrebbero farsi carico in toto dell’argomento e quindi di assumerne responsabilità in tutti i generi, invece di ringraziare, e non dico aiutare, ma sostenere coloro che privatamente fanno questo lavoro, fa tutto il contrario, io non dico che tu sia costretto a fare quello che non puoi fare, non hai i mezzi, non hai la struttura sociale, non hai una mentalità in questo caso, come quella nostra, nel nostro Paese, ma quando la Regione nella fattispecie, o la Provincia, o il Comune che devono farsi carico di queste cose, si dimenticano che l’attività che svolge il Santa Lucia è un’attività che è fatta da privati per i quali lo Stato deve dire grazie e posso fare qualcosa per te e invece si tira indietro, quando non addirittura ostacola l’attività. Questa la trovo la parte più grave della storia è che non viene messa sufficientemente in evidenza questa cosa, anche dalla stampa, si parla dei lavoratori, certo il lavoro stesso è una cosa importantissima e sacra, ma è importante la motivazione dell’esistenza della Fondazione, non se ne parla abbastanza di cosa rappresenta e di cosa vuol dire per il cittadino avere una struttura di questo tipo, che volente o nolente, nella vita può capitare a tutti di avere bisogno, questa è la parte più dolorosa di questa situazione, e trovo, e rimprovero la stampa, che non mette in sufficiente evidenza questo aspetto del rapporto tra le Istituzioni.”

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