giovedì 14 gennaio 2010

COMUNICATO STAMPA

OCCUPATO IL SANTA LUCIA:
L’UTENZA SI MOBILITA PER IL DIRITTO ALLA RIABILITAZIONE DI QUALITA’.

Roma 14 gennaio 2010. E’ iniziata oggi la mobilitazione permanente da parte del “Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia” costituito da utenti, disabili, genitori e da quanti in questi anni hanno fruito dei servizi dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Roma specializzato nella riabilitazione neuromotoria. Un folto gruppo di persone riunite nel Coordinamento hanno issato questa mattina una tenda all’interno del piazzale della prestigiosa Fondazione.

L’occupazione è nata in modo spontaneo quando si è appresa la notizia di una quanto mai probabile chiusura di settori strategici della Fondazione che avrà come diretta conseguenza la cessazione di fondamentali attività riabilitative, un generale scadimento del livello qualitativo nell’assistenza, il taglio del personale, l’indebolimento della ricerca scientifica e la cancellazione delle pluripremiate attività sportive della Santa Lucia.

L’IRCCS a seguito del decreto 56/09 della Regione Lazio ha già avviato le pratiche di licenziamento per 241 operatori sanitari con l’inevitabile conseguenza di compromettere la riabilitazione neuromotoria intensiva. Tale decreto equipara, infatti, la Fondazione ad una semplice clinica privata, senza tenere in considerazione che essa è invece un Ospedale di rilievo nazionale e di altra specializzazione riconosciuto per legge e che rappresenta nel sistema sanitario regionale e nazionale un centro di eccellenza dove si assicurano ai pazienti prestazioni di alta qualità riabilitativa; proprio per tale ragione l'Istituto è gravato da maggiori costi che non trovano adeguata copertura nella configurazione del vigente sistema tariffario nazionale applicato dalla Regione. Il decreto 56/09 è già stato impugnato dalla Fondazione: il 29 gennaio prossimo il TAR dovrà esprimersi sulla sospensiva di tale atto amministrativo.

“L’occupazione iniziata oggi è solo l’avvio di una mobilitazione che coinvolgerà tutte le istituzioni a tutti i livelli e tutto il mondo della disabilità. Non permetteremo che il Santa Lucia subisca questo incomprensibile destino, perché i livelli di cura assicurati da questo Istituto non sono reperibili in altre strutture della Regione”. – dichiarano i promotori del Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia Mario Dany De Luca e Carlo Di Giusto – “Per i disabili perdere le cure della Fondazione significa perdere il diritto alla salute di qualità: siamo determinati a scongiurare la chiusura che si profila per questo fondamentale Ospedale riabilitativo”.

Serena Malta

2 commenti:

  1. Possa anche la mia umile voce essere utile
    a sostenere la giusta causa per la continuità
    delle prestazioni e cure riabilitative effettuate
    presso la Vostra eccellente struttura ospedaliera.

    A tutti i membri del Comitato di sostegno
    porgo i miei migliori saluti ed auguri affinchè
    si possano superare le difficoltà insorte.

    G.C.
    Settimo Milanese (MI)

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  2. Se non ci fossero state le cure del Santa Lucia non avrei potuto sopravvivere ad una malattia come la mia: la sclerosi multipla primariamente proresssiva per la quale c'è poco da fare se non cercare di contrastarla con la riabilitazione che diventa così importante al pari di un farmaco salvavita.
    Ritengo che un Istituto di così alta professionalità dovrebbe essere incrementato e non declassato. Sandra Moretti Roma

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