"YOUNG DRIVER, SAFE DRIVER”: COME PORTARE I GIOVANI AD UNA GUIDA SICURA
E CONSAPEVOLE. QUANDO LA RICERCA SCIENTIFICA PUÒ DARE UNA MANO
Domani martedì 18 dicembre alle 9.30 al Centro congressi di via Ardeatina 354 verranno presentate le conclusioni di un progetto educativo realizzato dalla Fondazione Santa Lucia Irccs e dalla Associazione vittime della strada in 10 Istituti scolastici del Lazio.
Simulazioni computerizzate di guida che testano abilità cognitive e caratteristiche psicologiche e visite al reparto post-comatosi. Secondo il rapporto Istat-Aci 2010 relativo al 2009, in Italia si sono verificati 215.405 incidenti stradali, che hanno causato oltre 300 mila feriti e più di 4 mila morti.
E’ compresa tra 20 e 24 anni la categoria più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali, la fascia, quindi, delle patenti fresche di inchiostro, del rischio notturno, della confidenza con l’alcol e le droghe. E il Lazio in questo contesto ha raggiunto il record, non invidiabile, di un indice di mortalità stradale più che
doppio rispetto alla media nazionale.
Si può fermare il massacro? “Young driver, safe driver”, guidatore giovane ma sicuro, è un progetto che tenta di fornire delle risposte in questo.
lunedì 17 dicembre 2012
venerdì 30 novembre 2012
Spending review :"Sanità, Santa Lucia al collasso tra crediti vantati e le promesse non mantenute della Polverini"
ARTICOLO DI PAESESERA.IT pubblicato il 30 novembre 2012
La Fondazione è uno dei centri di eccellenza della sanità
italiana, ma oggi il suo futuro appare più che incerto perché i crediti dalla
Regione Lazio sono arrivati a ben 111 milioni di euro. Come tutto il comparto
della sanità laziale il Santa Lucia paga il pegno di operare in una regione
commissariata, dove gli sprechi abbondano. Il direttore generale spiega: "Ogni
anno perdiano circa 10 milioni di rimborsi”. E sulle misure economiche adottate
dal Governo afferma: "I tagli lineari uguali per tutti servono solo ad
aumentare la spesa che nel Lazio è fuori controllo"
Quando dall’Ardeatina si varcano i cancelli della Fondazione
Santa Lucia si è catapultati in un altro mondo. Tutto è ordinato e anche le
giornate uggiose, che stanno flagellando Roma in queste ore, sembrano meno
fastidiose. Le aree verdi sono ben tenute, i posti auto si trovano con
facilità, i reparti e le strutture sono indicate da una cartellonistica sempre
in vista e c’è un via vai continuo di medici e studenti. Eppure questo centro
di eccellenza di 90mila metri quadrati da anni combatte una battaglia contro la
regione Lazio fatta a colpi di sentenze e ricorsi.
L'ISTITUTO - Al Santa Lucia ci si occupa di riabilitazione
neuromotoria, di lesione delle attività funzionali temporanee o permanenti, di
persone colpite da ictus, uscite dal coma dopo un incidente o minate dalla
sclerosi multipla. La Fondazione è uno dei centri di eccellenza della sanità
italiana, ma oggi il suo futuro appare più che incerto perché i crediti dalla
Regione Lazio sono arrivati a ben 111 milioni di euro (43 di decreti
ingiuntivi, 28 di anticipi bancari alla Fondazione e 40 di adeguamento delle
tariffe dal 2006 al 2010).
I NUMERI - I numeri del Santa Lucia sono quelli di un grande
ospedale: 325 posti letto di degenza ordinaria e in day hospital sempre pieni -
un indice di occupazione del 100% e in alcuni casi in lista d’attesa - un
poliambulatorio che lo scorso anno ha fornito 250mila prestazioni ad utenti
esterni, attività di intramoenia, riabilitazioni per gli invalidi civili o a
persone con deficit neuromotori, attività di ricerca scientifica della
riabilitazione (neurologia, ortopedia, neuropsicologia e altro), progetti di
ricerca finanziati dalla Comunità Europea, collaborazioni con tutte le
università romane, corsi di laurea e post laurea, scuole di specializzazione,
750 dipendenti (60 medici, 180 infermieri, fisioterapisti, ricercatori,
psicologi) e poi 300 esterni che lavorano presso l’istituto dalla manutenzione
al servizio mensa. Il 25% dei pazienti proviene da altre regioni e a volte
persino dall’estero. Un mondo a parte insomma.
PARLA IL DIRETTORE GENERALE - Ma allora cos’è che non va?
“Cominciammo ad avere problemi con la Regione Lazio già nel 2005 – spiega il
Direttore Generale della Fondazione, Luigi Amadio – poi nel 2007 ci fu un
grosso contenzioso. La Regione, considerandoci privati, cominciò a trattarci
come una casa di cura e non più come un istituto specializzato. Questo comportò
un abbassamento delle remunerazioni: una casa di cura è più snella nella
struttura e nel personale”. Una sorta di “retrocessione” che pesa sulle casse
della Fondazione. E’ proprio Amadio ad ammettere: “Con i rimborsi previsti non
possiamo andare avanti, per questo abbiamo chiesto più volte di verificare la
natura delle nostre prestazioni, non chiediamo nulla di più e abbiamo dato la
nostra disponibilità a ragionare sui documenti contabili per arrivare ad una
retta che sia congruente”.
Una complicazione che nasce più di cinque anni fa e che
viene cavalcata, durante l’ultima campagna elettorale regionale, dalla
candidata Renata Polverini. “E’venuta a trovarci, ha visitato una sezione
infantile, si è “mossa”, ha indossato la nostra maglietta – ricorda Amadio -
poi però da quando si è insediata ha fatto esattamente il contrario. I problemi
risalgono alla giunta precedente ma da quando è arrivata la Polverini le cose
non sono affatto cambiate. Ci siamo incontrati, ma sostanzialmente la risposta
è stata “non me ne frega niente, io tratto tutti uguale, fatemi causa”. E così
abbiamo fatto”.
LE CAUSE - Sono arrivate quindi le sentenze del Consiglio di
Stato che però sono state disattese. “Oggi – continua Amadio - le 45 cause
amministrative sono state allargate anche al piano penale. Abbiamo presentato
due esposti alla Procura e altri sono pronti, abbiamo contenziosi civili per i
crediti che non sono stati pagati e richiesto ed ottenuto dal tribunale civile
decreti ingiuntivi che però non riusciamo ad eseguire. Abbiamo crediti per 111
milioni di euro. Il 30 novembre 2011 la Regione si impegnò a liquidarci alcune
somme ma nemmeno quella volta è stato pagato tutto e siamo ricorsi a decreti
ingiuntivi. Cerchiamo di andare avanti, ma se continua questa situazione non
andremo lontano”.
I TAGLI DI BONDI - Chi non si ricorda le manifestazioni dei
dipendenti del Santa Lucia sotto la sede della Regione in via Cristoforo
Colombo? “Accadeva – afferma il Direttore Generale – perché ci avevano
dimezzato anche la rimessa mensile, poi rientrata proprio a seguito delle
manifestazioni”. E dopo i ricorsi al Tar e il Consiglio di Stato ecco i tagli
del commissario Bondi. “Diminuiscono i budget già assegnati che noi però non
abbiamo accettato in quanto non abbiamo firmato l’accordo per il 2012. Per le
attività assistenziali dovremmo avere un rimborso complessivo di circa 65
milioni l’anno, la Regione ce ne vuole dare 55: ogni anno perdiamo circa 10
milioni”. Un danno che assomiglia ad una beffa “perché uno studio della Luiss –
sottolinea Amadio – ci spiega che se fossimo in una regione non commissariata
potremmo ricevere rimborsi per 67 milioni di euro, più delle nostre richieste”.
SPRECHI E SOLDI RUBATI - Qual è il problema della sanità
regionale? “Non siamo noi – conferma il Direttore Generale - ma gli sprechi e i
soldi rubati e su questo non è mai intervenuto nessuno. Le faccio un esempio: i
tre pasti per i nostri pazienti (colazione, pranzo e cena) che acquistiamo
dalla Pellegrini, una delle migliori ditte italiane, li paghiamo 15 euro al
giorno iva esclusa, mentre i presidi direttamente gestiti dalla Regione li
pagano dai 25 ai 35 euro. Viviamo un periodo difficile, ma se prima non si
torna alla legalità nel pubblico e nel privato la spending review è inutile. I
tagli lineari uguali per tutti applicati alle regioni sottoposte a
commissariamento servono solo ad aumentare la spesa che nel Lazio è fuori
controllo. Come è possibile che a Roma esistono Asl, e lo ha rilevato la Corte
dei Conti, che non registrano l’acquisto dei medicinali?”.
POLVERINI E IL "POST" - Cosa l’ha delusa di più
della Polverini? “Che non ha mantenuto la parola data prima delle elezioni.
Tutti noi possiamo dire cose che poi per causa di forza maggiore non riusciamo
a rispettare, per lo meno ci giustifichiamo”, dice Amodio.
Sarebbe utile tornare al voto presto? “Aspettare forse
nasconde il fatto di fare alcune cose poco chiare - spiega ancora Amodio - Non
sono un politico ma se io sono dimissionario me ne vado non allungo il brodo”.
E al prossimo governatore cosa chiede? “Di ripristinare la
legalità eliminando gli sprechi, altrimenti è inutile parlare di risanamento -
conclude Amodio - solo dopo si può parlare di tagli e riduzioni. Nella sanità
occorre avere una strategia precisa e non serve togliere un pezzetto a tutti,
sembra una banalità ma poi si fa il contrario. I tagli lineari nel medio e
lungo periodo comportano solo un aumento della spesa”.
di Federico Longo
giovedì 29 novembre 2012
“Come gestire l’anziano vittima di un crimine: le forze dell’ordine a lezione di terza età”.
E' stata presentata oggi presso la sala Convegni dell' IRCCS Santa
Lucia la ricerca sul tema: “Come gestire l’anziano vittima di un
crimine: le forze dell’ordine a lezione di terza età”.
Quasi il 13 per cento dei reati commessi nel nostro paese sono a danno
di anziani, di soggetti over 65. Rapine, furti, truffe di ogni genere.
Aumenta la popolazione anziana (oggi il 20% del totale) e aumenta in
percentuale il numero di vittime di eventi criminosi che coinvolgono
questa fascia d’età. Che in una percentuale rilevante, almeno il 30%,
presenta disturbi di carattere neurocognitivo - demenze, Alzheimer -
e/o esiti di ictus cerebrali. Soggetti difficili da gestire quando si
tratta di indagini, quando si deve affrontare e risolvere un crimine.
Subentrano vergogna, ansia, paura, ma anche deficit relazionali che
rendono talvolta difficili le indagini. Di questo si è parlato questa
mattina alla Fondazione Santa Lucia nell’ambito di un incontro (“Come
gestire l’anziano vittima di un crimine: le Forze dell’ordine a scuola
di terza età”) presieduto dal direttore scientifico dell’Istituto
Prof. Carlo Caltagirone e dedicato alla conclusione di un progetto
europeo che ha portato alla elaborazione di linee guida che vanno
Elders Support and Security – ha visto l’Italia in prima fila con la
Scuola Superiore di Polizia, l’Università del Molise, la Sapienza e
appunto il Santa Lucia.
Obiettivo lo sviluppo di buone prassi di giustizia penale in ambito
comunitario e la formazione, sotto il profilo neuropsicologico, delle
forze dell’ordine chiamate ad interagire con l’anziano fragile. In
sostanza il progetto, come hanno spiegato i relatori Prof.ssa Anna
Maria Giannini -ordinario presso l’Università “La Sapienza” di Roma-,
Prof.ssa Cecilia Guariglia -ordinario e direttore della Scuola di
Neuropsicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma- e Dott.
Roberto Sgalla -direttore della Scuola Superiore di Polizia-, ha
realizzato uno strumento operativo che fornisce agli operatori delle
forze dell’ordine una competenza di base per riconoscere alcuni
indicatori inerenti agli Anziani con problematiche neurologiche e
psicologiche significative. Le linee guida verranno diffuse alle
polizie di tutti i paesi Ue e tradotte in corsi di formazione.
venerdì 23 novembre 2012
Giovedì 29 novembre ore 11.30 Presentazione risultati Progetto Europeo
Presentazione dei risultati di un Progetto Europeo:
“Come gestire l’anziano vittima di un crimine, le forze
dell’ordine a lezione di terza età”.
Con la presente ho il piacere di invitarLa all’iniziativa in
oggetto, che si svolgerà il giorno 29 novembre prossimo alle ore 11,30 presso
il Centro Congressi della Fondazione Santa Lucia, Via Ardeatina 354.
In tale contesto verranno presentate le linee guida e le
best practices messe a punto nell'ambito di un Progetto Europeo coordinato
dalla stessa Fondazione e che ha visto il coinvolgimento di Istituzioni
Italiane di rilievo e di ricercatori di quattordici paesi dell’area UE.
L’obiettivo raggiunto è stata la realizzazione uno strumento
operativo che fornisca agli Operatori delle Forze dell'Ordine una competenza di
base per riconoscere alcuni indicatori importanti inerenti agli anziani con
problematiche neurologiche e psicologiche.
L'anziano affetto da disturbi neurologici esprime
-soprattutto se oggetto di una violenza, di un evento traumatico o di un reato-
fragilità e vulnerabilità che, se non riconosciute, possono rendere più
difficile il compito degli uomini in divisa nella gestione della situazione;
difficoltà di approccio, di acquisizione di testimonianze, di ricostruzione di
un crimine che una formazione adeguata e mirata può invece aiutare a superare.
Le linee guida realizzate dal progetto verranno diffuse alle
Polizie di tutti Paesi UE tramite CEPOL, all'Accademia di Polizia Europea e
verranno tradotte in corsi di formazione utili ad elevare gli standard
professionali delle Forze di Polizia in tema di interazione con le vittime
anziane.
Nella occasione della presentazione, alla presenza dei
rappresentanti delle istituzioni, delle Forze dell’ordine e dei ricercatori
coinvolti nel progetto verranno divulgati alla stampa i dati aggiornati forniti
dalla Polizia di Stato in tema di criminalità in relazione alla terza età.
Cordiali saluti.
venerdì 3 agosto 2012
Sanità, Santa Lucia Roma: Tar Lazio conferma, nostre tariffe vanno riviste.
Roma, 30 lug. (Adnkronos Salute). Importante
svolta per l'Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma arriva dalla sentenza emessa
oggi dal Tribunale amministrativa del Lazio (Tar) a favore dell'istituto sulla
vicenda dei rimborsi, da parte Servizio sanitario nazionale (Ssn), delle
tariffe sulle prestazioni effettuare dalla struttura. "Ancora una volta il
Tar del Lazio ci da' ragione - afferma la Fondazione Santa Lucia - nei
confronti della Regione. E conferma in sostanza che l'istituto percepisce da
anni meno di quanto dovrebbe dalla amministrazione regionale".
"A
cinque anni dal ricorso presentato - prosegue la nota - i giudici
amministrativi hanno concesso al ministero della Salute altri 30 giorni di
tempo per determinare le nuove tariffe sulle prestazioni ospedaliere e di
assistenza specialistica ambulatoriale. In caso di inottemperanza da parte del
ministero, il Tar ha disposto - precisa la Fondazione Santa Lucia - che a
provvedere, entro 60 giorni, sia la Ragioneria generale dello Stato, attraverso
la nomina di un commissario ad acta".
venerdì 6 luglio 2012
Polverini “Del Grillo”: “IO SO IO E VOI NON SIETE UN …..”
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa
Lucia apprende con stupore che l’accordo firmato nella sede della Regione Lazio
tra i vertici del Santa Lucia e il capo
dipartimento Guido Magrini, il direttore generale della programmazione e delle
risorse Ferdinando Romano, il sub-commissario governativo Giuseppe Spata sono
da considerare carta straccia. Questo emerge dalla memoria difensiva presentata dall’avvocatura
della Regione Lazio al decreto ingiuntivo presentato dalla Fondazione Santa
Lucia. Nella memoria si legge che Magrini, Spata e Romano non erano titolati a
firmare alcunché, e peraltro, l’accordo non è stato protocollato. Quindi solo la Presidente Polverini
in persona avrebbe potuto, secondo gli avvocati, sottoscriverlo. Per mesi e mesi durante le manifestazioni
di protesta, per scongiurare la chiusura dell’ospedale, i lavoratori, le
rappresentanze sindacali, l’utenza, le famiglie e il coordinamento sono stati
ricevuti da dirigenti abusivi messi li tanto per intrattenere i contestatori. Ore e ore a discutere con dirigenti che non
contano nulla, ma allora che ci stanno a fare se solo la “Marchesa Polverini
Del Grillo” è titolata a firmare? Del resto
si sa: “Lei è Lei e gli altri non sono un …..”
lunedì 18 giugno 2012
COMUNICATO STAMPA
Il
Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia: “Scudetto per il Santa Lucia
Sport”.
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia esprime
le più sentite congratulazioni alla squadra del Santa Lucia Sport vincitrice
del 20° scudetto. La finale di basket ha visto protagonisti il Santa Lucia Roma
e la Lottomatica Elecom Sport che hanno
regalato ai numerosi tifosi presenti uno spettacolo sportivo straordinario, concluso
con la vittoria del SSD Santa Lucia per 57 a 52 canestri. Con questo scudetto
la squadra si aggiudica la seconda stella, prestigioso riconoscimento che viene
attribuito alle squadre che conquistano dieci campionati. Il trofeo innalzato
dal capitano Andrea Pellegrini proietta cinque giocatori del Santa Lucia verso
le Paraolimpiadi di Londra 2012 per un'altra sfida all’insegna dello sport e
dell’inclusione.
lunedì 28 maggio 2012
martedì 22 maggio 2012
Riunione giovedì 24 maggio 2012 sull'attuale situazione della Fondazione Santa Lucia.
Risposta della Direzione Generale
La scrivente Direzione Generale ha programmato per giovedì 24/05/2012
presso il Centro Congressi (via Ardeatina 354) una apposita riunione dalle 17 alle 18 in cui verrà illustrata la attuale situazione della Fondazione Santa Lucia. Alla riunione aperta a tutti (rappresentanti sindacali, dipendenti, Comitato Salviamo il Santa Lucia, utenti, etc.). Sarà graditala Sua partecipazione.
La scrivente Direzione Generale ha programmato per giovedì 24/05/2012
presso il Centro Congressi (via Ardeatina 354) una apposita riunione dalle 17 alle 18 in cui verrà illustrata la attuale situazione della Fondazione Santa Lucia. Alla riunione aperta a tutti (rappresentanti sindacali, dipendenti, Comitato Salviamo il Santa Lucia, utenti, etc.). Sarà gradita
Invito a
partecipare del Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia
Il Coordinamento Salviamo
l'Ospedale Santa Lucia partecipa ed invita a partecipare alla riunione che si
terrà giovedì 24/05/2012, presso il Centro Congressi (via Ardeatina 354)dalle
ore 17.00 alle 18.00 in cui verrà illustrata dalla
Direzione Generale l' attuale situazione della Fondazione Santa Lucia.
La riunione richiesta dai Sindacati CIMOP e ADONP è aperta a tutte le realtà
presenti nella struttura.
venerdì 30 marzo 2012
COMUNICATO STAMPA
IL COORDINAMENTO SALVIAMO L'OSPEDALE SANTA LUCIA INVITA LA STAMPA A PARTECIPARE ALLA CONFERENZA STAMPA CHE SI TERRA' DOMANI SABATO 31 MARZO 2012, ore 11.00 in VIA ARDEATINA 354.
La Fondazione S.Lucia non è in grado di far fronte al pagamento degli stipendi già da questi giorni. La gravissima situazione di crisi è determinata dalla inadempienza della Regione relativamente agli impegni siglati nel dicembre scorso. La forza dell’effetto annuncio ha fatto si che tutti – politici, amministratori, opinione pubblica e pazienti - fossero convinti che il problema del S.Lucia fosse risolto. Non è così. Gli impegni sono stati disattesi e le rimesse previste non sono arrivate. Domani, sabato 31 marzo, alle ore 11.00 presso la Fondazione Santa Lucia in Via Ardeatina 354, nel corso di una conferenza stampa i vertici dell’istituto illustreranno la situazione e le misure da adottare. All’incontro parteciperanno i familiari dei pazienti, i dipendenti dell’Istituto e il Coordinamento “Salviamo l’Ospedale Santa Lucia”.
La Fondazione S.Lucia non è in grado di far fronte al pagamento degli stipendi già da questi giorni. La gravissima situazione di crisi è determinata dalla inadempienza della Regione relativamente agli impegni siglati nel dicembre scorso. La forza dell’effetto annuncio ha fatto si che tutti – politici, amministratori, opinione pubblica e pazienti - fossero convinti che il problema del S.Lucia fosse risolto. Non è così. Gli impegni sono stati disattesi e le rimesse previste non sono arrivate. Domani, sabato 31 marzo, alle ore 11.00 presso la Fondazione Santa Lucia in Via Ardeatina 354, nel corso di una conferenza stampa i vertici dell’istituto illustreranno la situazione e le misure da adottare. All’incontro parteciperanno i familiari dei pazienti, i dipendenti dell’Istituto e il Coordinamento “Salviamo l’Ospedale Santa Lucia”.
SITUAZIONE FSL AL 29/3/2012
In considerazione della gravissima situazione economica finanziaria della Fondazione S.Lucia il 30/11/2011 la Regione lazio aveva sottoscritto due precisi impegni siglati per presa visione dalla Fondazione S.Lucia:
1- provvedere ala pagamento di un importo di 46.000.000 in due rate di 18.400.000 al 5/12/2011 e di 26.961.739 al 16/1/2012;
2- regolarizzare la situazione della riabilitazione extraospedaliera infantile entro il 31 /1/2012.
Era stata inoltre verbalmente confermata dai funzionari la continuazione dei pagamenti degli acconti mensili (di Euro 4.200.000) necessari per garantire il pagamento degli stipendi al pagamento degli stipendi al personale dipendente e di almeno una parte degli acquisti di beni e servizi.
Era stata data disponibilità verbale per una serie di incontri tavoli tecnici per la soluzione dei molti problemi in sospeso.
Ad oggi:
1) la seconda rata di cui la Regione Lazio aveva assicurato il pagamento entro il
16/1/2012 è arrivata soltanto il 1/3/2012 con una decurtazione inspiegata ed inspiegabile di Euro 10.331.000;
2) la regolarizzazione della riabilitazione extraospedaliera infantile entro il 31/1/2012, dovuta anche in forza di chiare indicazioni contenute in una sentenza del TAR, non è avvenuta e il 16/2/2012 gli uffici hanno dichiarato ai funzionari della Fondazione S.Lucia che l’impegno della Regione Lazio non contava nulla perché assunto di sera il 30/11/2011 da funzionari stanchi;
3) gli acconti di 4.200.000 previsti per febbraio e marzo non sono mai arrivati;
4) nessun incontro e/o tavolo tecnico per la soluzione dei problemi del S.Lucia è mai intervenuto.
Ciò premesso la Fondazione S.Lucia ha dovuto rappresentare ai rappresentanti sindacali che è impossibilitata entro la scadenza del 7/4/2012 al pagamento degli stipendi che comunque non potranno essere corrisposti se non arriveranno le necessarie rimesse.
Inoltre la Fondazione S.Lucia è in gravissime difficoltà per il pagamento di forniture, utenze etc. con l’aggravante che a quanto risulta, gli uffici regionali invitano i creditori a farsi pagare dalla Fondazione S.Lucia perché la Regione Lazio ha integralmente provveduto al pagamento di tutto quanto dovuto! Col risultato finale che l’operato della Regione Lazio sta facendo chiudere la Fondazione S.Lucia.
Problematiche economiche strutturali
Il Consiglio di Stato in più decisioni con validità erga-omnes ha annullato le tariffe nazionali della riabilitazione ospedaliera e della specialistica ambulatoriale in quanto sono state riproposte nel 2006 senza alcuna variazione le tariffe del 1996 calcolate sulla base dei costi rilevati per l’anno 1994.
Ciò comporta che le remunerazioni che la Regione Lazio valorizza per la Fondazione Santa Lucia dal 2006 sono sottovalutate di almeno il 40% ed hanno complessivamente prodotto un buco nel rimborso dei costi non riconosciuti di circa 10.000.000 di Euro ogni anno e nel totale 50.000.000 vedi allegato pubblicato da Panorama della Sanità.
Problematiche giuridiche di assetto
A far data dal 2006 la Fondazione S.Lucia è stata sistematicamente dequalificata nelle delibere della Regione Lazio che hanno di fatto equiparato la Fondazione Santa Lucia ad una semplice casa di cura privata anziché ad un ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione quale IRCCS. In più occasioni il T.A.R. ha confermato nel merito quanto sostenuto dalla Fondazione Santa Lucia, tuttavia la Regione Lazio continua a non rispettare i dispositivi giurisprudenziali.
Problematiche finanziarie
Nel corso degli anni la Regione Lazio per la Fondazione S.Lucia non ha neanche provveduto ai pagamenti conseguenti alle deliberazioni dalla stessa Regione adottate.
Di conseguenza la Regione Lazio deve alla Fondazione Santa Lucia sulla base delle proprie delibere un importo complessivo di oltre 43.000.000 di Euro.
Su tutte le problematiche sopra esposte la Fondazione S.Lucia ha sollecitato e sollecita un confronto pubblico.
1- provvedere ala pagamento di un importo di 46.000.000 in due rate di 18.400.000 al 5/12/2011 e di 26.961.739 al 16/1/2012;
2- regolarizzare la situazione della riabilitazione extraospedaliera infantile entro il 31 /1/2012.
Era stata inoltre verbalmente confermata dai funzionari la continuazione dei pagamenti degli acconti mensili (di Euro 4.200.000) necessari per garantire il pagamento degli stipendi al pagamento degli stipendi al personale dipendente e di almeno una parte degli acquisti di beni e servizi.
Era stata data disponibilità verbale per una serie di incontri tavoli tecnici per la soluzione dei molti problemi in sospeso.
Ad oggi:
1) la seconda rata di cui la Regione Lazio aveva assicurato il pagamento entro il
16/1/2012 è arrivata soltanto il 1/3/2012 con una decurtazione inspiegata ed inspiegabile di Euro 10.331.000;
2) la regolarizzazione della riabilitazione extraospedaliera infantile entro il 31/1/2012, dovuta anche in forza di chiare indicazioni contenute in una sentenza del TAR, non è avvenuta e il 16/2/2012 gli uffici hanno dichiarato ai funzionari della Fondazione S.Lucia che l’impegno della Regione Lazio non contava nulla perché assunto di sera il 30/11/2011 da funzionari stanchi;
3) gli acconti di 4.200.000 previsti per febbraio e marzo non sono mai arrivati;
4) nessun incontro e/o tavolo tecnico per la soluzione dei problemi del S.Lucia è mai intervenuto.
Ciò premesso la Fondazione S.Lucia ha dovuto rappresentare ai rappresentanti sindacali che è impossibilitata entro la scadenza del 7/4/2012 al pagamento degli stipendi che comunque non potranno essere corrisposti se non arriveranno le necessarie rimesse.
Inoltre la Fondazione S.Lucia è in gravissime difficoltà per il pagamento di forniture, utenze etc. con l’aggravante che a quanto risulta, gli uffici regionali invitano i creditori a farsi pagare dalla Fondazione S.Lucia perché la Regione Lazio ha integralmente provveduto al pagamento di tutto quanto dovuto! Col risultato finale che l’operato della Regione Lazio sta facendo chiudere la Fondazione S.Lucia.
Problematiche economiche strutturali
Il Consiglio di Stato in più decisioni con validità erga-omnes ha annullato le tariffe nazionali della riabilitazione ospedaliera e della specialistica ambulatoriale in quanto sono state riproposte nel 2006 senza alcuna variazione le tariffe del 1996 calcolate sulla base dei costi rilevati per l’anno 1994.
Ciò comporta che le remunerazioni che la Regione Lazio valorizza per la Fondazione Santa Lucia dal 2006 sono sottovalutate di almeno il 40% ed hanno complessivamente prodotto un buco nel rimborso dei costi non riconosciuti di circa 10.000.000 di Euro ogni anno e nel totale 50.000.000 vedi allegato pubblicato da Panorama della Sanità.
Problematiche giuridiche di assetto
A far data dal 2006 la Fondazione S.Lucia è stata sistematicamente dequalificata nelle delibere della Regione Lazio che hanno di fatto equiparato la Fondazione Santa Lucia ad una semplice casa di cura privata anziché ad un ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione quale IRCCS. In più occasioni il T.A.R. ha confermato nel merito quanto sostenuto dalla Fondazione Santa Lucia, tuttavia la Regione Lazio continua a non rispettare i dispositivi giurisprudenziali.
Problematiche finanziarie
Nel corso degli anni la Regione Lazio per la Fondazione S.Lucia non ha neanche provveduto ai pagamenti conseguenti alle deliberazioni dalla stessa Regione adottate.
Di conseguenza la Regione Lazio deve alla Fondazione Santa Lucia sulla base delle proprie delibere un importo complessivo di oltre 43.000.000 di Euro.
Su tutte le problematiche sopra esposte la Fondazione S.Lucia ha sollecitato e sollecita un confronto pubblico.
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