lunedì 17 dicembre 2012

"YOUNG DRIVER, SAFE DRIVER”

"YOUNG DRIVER, SAFE DRIVER”: COME PORTARE I GIOVANI AD UNA GUIDA SICURA
E CONSAPEVOLE. QUANDO LA RICERCA SCIENTIFICA PUÒ DARE UNA MANO

Domani martedì 18 dicembre alle 9.30 al Centro congressi di via Ardeatina 354 verranno presentate le conclusioni di un progetto educativo realizzato dalla Fondazione Santa Lucia Irccs e dalla Associazione vittime della strada in 10 Istituti scolastici del Lazio.
Simulazioni computerizzate di guida che testano abilità cognitive e caratteristiche psicologiche e visite al reparto post-comatosi. Secondo il rapporto Istat-Aci 2010 relativo al 2009, in Italia si sono verificati 215.405 incidenti stradali, che hanno causato oltre 300 mila feriti e più di 4 mila morti.
E’ compresa tra 20 e 24 anni la categoria più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali, la fascia, quindi, delle patenti fresche di inchiostro, del rischio notturno, della confidenza con l’alcol e le droghe. E il Lazio in questo contesto ha raggiunto il record, non invidiabile, di un indice di mortalità stradale più che
doppio rispetto alla media nazionale.
Si può fermare il massacro? “Young driver, safe driver”, guidatore giovane ma sicuro, è un progetto che tenta di fornire delle risposte in questo.

venerdì 30 novembre 2012

Spending review :"Sanità, Santa Lucia al collasso tra crediti vantati e le promesse non mantenute della Polverini"


ARTICOLO DI PAESESERA.IT pubblicato il 30 novembre 2012

La Fondazione è uno dei centri di eccellenza della sanità italiana, ma oggi il suo futuro appare più che incerto perché i crediti dalla Regione Lazio sono arrivati a ben 111 milioni di euro. Come tutto il comparto della sanità laziale il Santa Lucia paga il pegno di operare in una regione commissariata, dove gli sprechi abbondano. Il direttore generale spiega: "Ogni anno perdiano circa 10 milioni di rimborsi”. E sulle misure economiche adottate dal Governo afferma: "I tagli lineari uguali per tutti servono solo ad aumentare la spesa che nel Lazio è fuori controllo"

Quando dall’Ardeatina si varcano i cancelli della Fondazione Santa Lucia si è catapultati in un altro mondo. Tutto è ordinato e anche le giornate uggiose, che stanno flagellando Roma in queste ore, sembrano meno fastidiose. Le aree verdi sono ben tenute, i posti auto si trovano con facilità, i reparti e le strutture sono indicate da una cartellonistica sempre in vista e c’è un via vai continuo di medici e studenti. Eppure questo centro di eccellenza di 90mila metri quadrati da anni combatte una battaglia contro la regione Lazio fatta a colpi di sentenze e ricorsi.

L'ISTITUTO - Al Santa Lucia ci si occupa di riabilitazione neuromotoria, di lesione delle attività funzionali temporanee o permanenti, di persone colpite da ictus, uscite dal coma dopo un incidente o minate dalla sclerosi multipla. La Fondazione è uno dei centri di eccellenza della sanità italiana, ma oggi il suo futuro appare più che incerto perché i crediti dalla Regione Lazio sono arrivati a ben 111 milioni di euro (43 di decreti ingiuntivi, 28 di anticipi bancari alla Fondazione e 40 di adeguamento delle tariffe dal 2006 al 2010).

I NUMERI - I numeri del Santa Lucia sono quelli di un grande ospedale: 325 posti letto di degenza ordinaria e in day hospital sempre pieni - un indice di occupazione del 100% e in alcuni casi in lista d’attesa - un poliambulatorio che lo scorso anno ha fornito 250mila prestazioni ad utenti esterni, attività di intramoenia, riabilitazioni per gli invalidi civili o a persone con deficit neuromotori, attività di ricerca scientifica della riabilitazione (neurologia, ortopedia, neuropsicologia e altro), progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea, collaborazioni con tutte le università romane, corsi di laurea e post laurea, scuole di specializzazione, 750 dipendenti (60 medici, 180 infermieri, fisioterapisti, ricercatori, psicologi) e poi 300 esterni che lavorano presso l’istituto dalla manutenzione al servizio mensa. Il 25% dei pazienti proviene da altre regioni e a volte persino dall’estero. Un mondo a parte insomma.

PARLA IL DIRETTORE GENERALE - Ma allora cos’è che non va? “Cominciammo ad avere problemi con la Regione Lazio già nel 2005 – spiega il Direttore Generale della Fondazione, Luigi Amadio – poi nel 2007 ci fu un grosso contenzioso. La Regione, considerandoci privati, cominciò a trattarci come una casa di cura e non più come un istituto specializzato. Questo comportò un abbassamento delle remunerazioni: una casa di cura è più snella nella struttura e nel personale”. Una sorta di “retrocessione” che pesa sulle casse della Fondazione. E’ proprio Amadio ad ammettere: “Con i rimborsi previsti non possiamo andare avanti, per questo abbiamo chiesto più volte di verificare la natura delle nostre prestazioni, non chiediamo nulla di più e abbiamo dato la nostra disponibilità a ragionare sui documenti contabili per arrivare ad una retta che sia congruente”.
Una complicazione che nasce più di cinque anni fa e che viene cavalcata, durante l’ultima campagna elettorale regionale, dalla candidata Renata Polverini. “E’venuta a trovarci, ha visitato una sezione infantile, si è “mossa”, ha indossato la nostra maglietta – ricorda Amadio - poi però da quando si è insediata ha fatto esattamente il contrario. I problemi risalgono alla giunta precedente ma da quando è arrivata la Polverini le cose non sono affatto cambiate. Ci siamo incontrati, ma sostanzialmente la risposta è stata “non me ne frega niente, io tratto tutti uguale, fatemi causa”. E così abbiamo fatto”.

LE CAUSE - Sono arrivate quindi le sentenze del Consiglio di Stato che però sono state disattese. “Oggi – continua Amadio - le 45 cause amministrative sono state allargate anche al piano penale. Abbiamo presentato due esposti alla Procura e altri sono pronti, abbiamo contenziosi civili per i crediti che non sono stati pagati e richiesto ed ottenuto dal tribunale civile decreti ingiuntivi che però non riusciamo ad eseguire. Abbiamo crediti per 111 milioni di euro. Il 30 novembre 2011 la Regione si impegnò a liquidarci alcune somme ma nemmeno quella volta è stato pagato tutto e siamo ricorsi a decreti ingiuntivi. Cerchiamo di andare avanti, ma se continua questa situazione non andremo lontano”.

I TAGLI DI BONDI - Chi non si ricorda le manifestazioni dei dipendenti del Santa Lucia sotto la sede della Regione in via Cristoforo Colombo? “Accadeva – afferma il Direttore Generale – perché ci avevano dimezzato anche la rimessa mensile, poi rientrata proprio a seguito delle manifestazioni”. E dopo i ricorsi al Tar e il Consiglio di Stato ecco i tagli del commissario Bondi. “Diminuiscono i budget già assegnati che noi però non abbiamo accettato in quanto non abbiamo firmato l’accordo per il 2012. Per le attività assistenziali dovremmo avere un rimborso complessivo di circa 65 milioni l’anno, la Regione ce ne vuole dare 55: ogni anno perdiamo circa 10 milioni”. Un danno che assomiglia ad una beffa “perché uno studio della Luiss – sottolinea Amadio – ci spiega che se fossimo in una regione non commissariata potremmo ricevere rimborsi per 67 milioni di euro, più delle nostre richieste”.

SPRECHI E SOLDI RUBATI - Qual è il problema della sanità regionale? “Non siamo noi – conferma il Direttore Generale - ma gli sprechi e i soldi rubati e su questo non è mai intervenuto nessuno. Le faccio un esempio: i tre pasti per i nostri pazienti (colazione, pranzo e cena) che acquistiamo dalla Pellegrini, una delle migliori ditte italiane, li paghiamo 15 euro al giorno iva esclusa, mentre i presidi direttamente gestiti dalla Regione li pagano dai 25 ai 35 euro. Viviamo un periodo difficile, ma se prima non si torna alla legalità nel pubblico e nel privato la spending review è inutile. I tagli lineari uguali per tutti applicati alle regioni sottoposte a commissariamento servono solo ad aumentare la spesa che nel Lazio è fuori controllo. Come è possibile che a Roma esistono Asl, e lo ha rilevato la Corte dei Conti, che non registrano l’acquisto dei medicinali?”.

POLVERINI E IL "POST" - Cosa l’ha delusa di più della Polverini? “Che non ha mantenuto la parola data prima delle elezioni. Tutti noi possiamo dire cose che poi per causa di forza maggiore non riusciamo a rispettare, per lo meno ci giustifichiamo”, dice Amodio.
Sarebbe utile tornare al voto presto? “Aspettare forse nasconde il fatto di fare alcune cose poco chiare - spiega ancora Amodio - Non sono un politico ma se io sono dimissionario me ne vado non allungo il brodo”.
E al prossimo governatore cosa chiede? “Di ripristinare la legalità eliminando gli sprechi, altrimenti è inutile parlare di risanamento - conclude Amodio - solo dopo si può parlare di tagli e riduzioni. Nella sanità occorre avere una strategia precisa e non serve togliere un pezzetto a tutti, sembra una banalità ma poi si fa il contrario. I tagli lineari nel medio e lungo periodo comportano solo un aumento della spesa”.

di Federico Longo

http://www.paesesera.it/Cronaca/Sanita-Santa-Lucia-al-collasso-tra-crediti-vantati-e-le-promesse-non-mantenute-della-Polverini

giovedì 29 novembre 2012

“Come gestire l’anziano vittima di un crimine: le forze dell’ordine a lezione di terza età”.


E' stata presentata oggi presso la sala Convegni dell' IRCCS Santa
Lucia  la ricerca sul tema: “Come gestire l’anziano vittima di un
crimine: le forze dell’ordine a lezione di terza età”.


Quasi il 13 per cento dei reati commessi nel nostro paese sono a danno
di anziani, di soggetti over 65. Rapine, furti, truffe di ogni genere.
Aumenta la popolazione anziana (oggi il 20% del totale)  e aumenta in
percentuale il numero di vittime di eventi criminosi che coinvolgono
questa fascia d’età. Che in una percentuale rilevante, almeno il 30%,
presenta disturbi di carattere neurocognitivo - demenze, Alzheimer -
e/o esiti di ictus cerebrali. Soggetti difficili da gestire quando si
tratta di indagini, quando si deve affrontare e risolvere un crimine.
Subentrano vergogna, ansia, paura, ma anche deficit relazionali che
rendono talvolta difficili le indagini. Di questo si è parlato questa
mattina alla Fondazione Santa Lucia nell’ambito di un incontro (“Come
gestire l’anziano vittima di un crimine: le Forze dell’ordine a scuola
di terza età”) presieduto dal direttore scientifico dell’Istituto
Prof. Carlo Caltagirone e dedicato alla conclusione di un progetto
europeo che ha portato alla elaborazione di linee guida che vanno
proprio in questa direzione. Access  Project – Against Crime Care for
Elders Support and Security – ha visto l’Italia in prima fila con la
Scuola Superiore di Polizia, l’Università del Molise, la Sapienza e
appunto il Santa Lucia.

Obiettivo lo sviluppo di buone prassi di giustizia penale in ambito
comunitario e la formazione, sotto il profilo neuropsicologico, delle
forze dell’ordine chiamate ad interagire con l’anziano fragile. In
sostanza il progetto, come hanno spiegato i relatori Prof.ssa Anna
Maria Giannini -ordinario presso l’Università “La Sapienza” di Roma-,
Prof.ssa Cecilia Guariglia -ordinario e direttore della Scuola di
Neuropsicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma- e Dott.
Roberto Sgalla -direttore della Scuola Superiore di Polizia-, ha
realizzato uno strumento operativo che fornisce agli operatori delle
forze dell’ordine una competenza di base per riconoscere alcuni
indicatori inerenti agli Anziani con problematiche neurologiche e
psicologiche significative. Le linee guida verranno diffuse alle
polizie di tutti i paesi Ue e tradotte in corsi di formazione.

venerdì 23 novembre 2012

Giovedì 29 novembre ore 11.30 Presentazione risultati Progetto Europeo



Presentazione dei risultati di un Progetto Europeo:
“Come gestire l’anziano vittima di un crimine, le forze dell’ordine a lezione di terza età”.
Con la presente ho il piacere di invitarLa all’iniziativa in oggetto, che si svolgerà il giorno 29 novembre prossimo alle ore 11,30 presso il Centro Congressi della Fondazione Santa Lucia, Via Ardeatina 354.
In tale contesto verranno presentate le linee guida e le best practices messe a punto nell'ambito di un Progetto Europeo coordinato dalla stessa Fondazione e che ha visto il coinvolgimento di Istituzioni Italiane di rilievo e di ricercatori di quattordici paesi dell’area UE.
L’obiettivo raggiunto è stata la realizzazione uno strumento operativo che fornisca agli Operatori delle Forze dell'Ordine una competenza di base per riconoscere alcuni indicatori importanti inerenti agli anziani con problematiche neurologiche e psicologiche.
L'anziano affetto da disturbi neurologici esprime -soprattutto se oggetto di una violenza, di un evento traumatico o di un reato- fragilità e vulnerabilità che, se non riconosciute, possono rendere più difficile il compito degli uomini in divisa nella gestione della situazione; difficoltà di approccio, di acquisizione di testimonianze, di ricostruzione di un crimine che una formazione adeguata e mirata può invece aiutare a superare.
Le linee guida realizzate dal progetto verranno diffuse alle Polizie di tutti Paesi UE tramite CEPOL, all'Accademia di Polizia Europea e verranno tradotte in corsi di formazione utili ad elevare gli standard professionali delle Forze di Polizia in tema di interazione con le vittime anziane.
Nella occasione della presentazione, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, delle Forze dell’ordine e dei ricercatori coinvolti nel progetto verranno divulgati alla stampa i dati aggiornati forniti dalla Polizia di Stato in tema di criminalità in relazione alla terza età.
Cordiali saluti.

venerdì 3 agosto 2012

Sanità, Santa Lucia Roma: Tar Lazio conferma, nostre tariffe vanno riviste.


Roma, 30 lug. (Adnkronos Salute). Importante svolta per l'Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma arriva dalla sentenza emessa oggi dal Tribunale amministrativa del Lazio (Tar) a favore dell'istituto sulla vicenda dei rimborsi, da parte Servizio sanitario nazionale (Ssn), delle tariffe sulle prestazioni effettuare dalla struttura. "Ancora una volta il Tar del Lazio ci da' ragione - afferma la Fondazione Santa Lucia - nei confronti della Regione. E conferma in sostanza che l'istituto percepisce da anni meno di quanto dovrebbe dalla amministrazione regionale".
"A cinque anni dal ricorso presentato - prosegue la nota - i giudici amministrativi hanno concesso al ministero della Salute altri 30 giorni di tempo per determinare le nuove tariffe sulle prestazioni ospedaliere e di assistenza specialistica ambulatoriale. In caso di inottemperanza da parte del ministero, il Tar ha disposto - precisa la Fondazione Santa Lucia - che a provvedere, entro 60 giorni, sia la Ragioneria generale dello Stato, attraverso la nomina di un commissario ad acta".

venerdì 6 luglio 2012

Polverini “Del Grillo”: “IO SO IO E VOI NON SIETE UN …..”


 Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia apprende con stupore che l’accordo firmato nella sede della Regione Lazio tra i vertici del Santa Lucia e il capo dipartimento Guido Magrini, il direttore generale della programmazione e delle risorse Ferdinando Romano, il sub-commissario governativo Giuseppe Spata sono da considerare carta straccia. Questo emerge dalla  memoria difensiva presentata dall’avvocatura della Regione Lazio al decreto ingiuntivo presentato dalla Fondazione Santa Lucia. Nella memoria si legge che Magrini, Spata e Romano non erano titolati a firmare alcunché, e peraltro, l’accordo non è stato protocollato. Quindi solo la Presidente Polverini in persona avrebbe potuto, secondo gli avvocati, sottoscriverlo. Per mesi e mesi durante le manifestazioni di protesta, per scongiurare la chiusura dell’ospedale, i lavoratori, le rappresentanze sindacali, l’utenza, le famiglie e il coordinamento sono stati ricevuti da dirigenti abusivi messi li tanto per intrattenere i contestatori.  Ore e ore a discutere con dirigenti che non contano nulla, ma allora che ci stanno a fare se solo la “Marchesa Polverini Del Grillo” è titolata a firmare?  Del resto si sa: “Lei è Lei e gli altri non sono un …..” 

lunedì 18 giugno 2012

COMUNICATO STAMPA

Il Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia: “Scudetto per il Santa Lucia Sport”.
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia esprime le più sentite congratulazioni alla squadra del Santa Lucia Sport vincitrice del 20° scudetto. La finale di basket ha visto protagonisti il Santa Lucia Roma e la Lottomatica Elecom Sport  che hanno regalato ai numerosi tifosi presenti uno spettacolo sportivo straordinario, concluso con la vittoria del SSD Santa Lucia per 57 a 52 canestri. Con questo scudetto la squadra si aggiudica la seconda stella, prestigioso riconoscimento che viene attribuito alle squadre che conquistano dieci campionati. Il trofeo innalzato dal capitano Andrea Pellegrini proietta cinque giocatori del Santa Lucia verso le Paraolimpiadi di Londra 2012 per un'altra sfida all’insegna dello sport e dell’inclusione.

martedì 22 maggio 2012

Riunione giovedì 24 maggio 2012 sull'attuale situazione della Fondazione Santa Lucia.


Risposta della Direzione Generale 
La  scrivente  Direzione  Generale  ha programmato per giovedì 24/05/2012
presso il Centro Congressi (via Ardeatina 354) una apposita riunione dalle  17  alle  18  in  cui verrà illustrata la attuale situazione della Fondazione Santa Lucia. Alla  riunione  aperta  a tutti (rappresentanti sindacali, dipendenti, Comitato  Salviamo  il  Santa  Lucia,  utenti,  etc.). Sarà gradita la Sua partecipazione.
Invito a partecipare del Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia
Il Coordinamento Salviamo l'Ospedale Santa Lucia partecipa ed invita a partecipare alla riunione che si terrà giovedì 24/05/2012, presso il Centro Congressi (via Ardeatina 354)dalle ore 17.00  alle  18.00  in  cui verrà illustrata dalla Direzione Generale l' attuale situazione della Fondazione Santa Lucia.
La riunione richiesta dai Sindacati CIMOP e ADONP è aperta a tutte le realtà presenti nella struttura.



venerdì 30 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA

IL COORDINAMENTO SALVIAMO L'OSPEDALE SANTA LUCIA INVITA LA STAMPA A PARTECIPARE ALLA CONFERENZA STAMPA CHE SI TERRA' DOMANI SABATO 31 MARZO 2012, ore 11.00 in VIA ARDEATINA 354.

La Fondazione S.Lucia non è in grado di far fronte al pagamento degli stipendi già da questi giorni. La gravissima situazione di crisi è determinata dalla inadempienza della Regione relativamente agli impegni siglati nel dicembre scorso. La forza dell’effetto annuncio ha fatto si che tutti – politici, amministratori, opinione pubblica e pazienti - fossero convinti che il problema del S.Lucia fosse risolto. Non è così. Gli impegni sono stati disattesi e le rimesse previste non sono arrivate. Domani, sabato 31 marzo, alle ore 11.00 presso la Fondazione Santa Lucia in Via Ardeatina 354, nel corso di una conferenza stampa i vertici dell’istituto illustreranno la situazione e le misure da adottare. All’incontro parteciperanno i familiari dei pazienti, i dipendenti dell’Istituto e il Coordinamento “Salviamo l’Ospedale Santa Lucia”.

SITUAZIONE FSL AL 29/3/2012

In considerazione della gravissima situazione economica finanziaria della Fondazione S.Lucia il 30/11/2011 la Regione lazio aveva sottoscritto due precisi impegni siglati per presa visione dalla Fondazione S.Lucia:

1- provvedere ala pagamento di un importo di 46.000.000 in due rate di 18.400.000 al 5/12/2011 e di 26.961.739 al 16/1/2012;

2- regolarizzare la situazione della riabilitazione extraospedaliera infantile entro il 31 /1/2012.

Era stata inoltre verbalmente confermata dai funzionari la continuazione dei pagamenti degli acconti mensili (di Euro 4.200.000) necessari per garantire il pagamento degli stipendi al pagamento degli stipendi al personale dipendente e di almeno una parte degli acquisti di beni e servizi.
Era stata data disponibilità verbale per una serie di incontri tavoli tecnici per la soluzione dei molti problemi in sospeso.

Ad oggi:

1) la seconda rata di cui la Regione Lazio aveva assicurato il pagamento entro il
16/1/2012 è arrivata soltanto il 1/3/2012 con una decurtazione inspiegata ed inspiegabile di Euro 10.331.000;

2) la regolarizzazione della riabilitazione extraospedaliera infantile entro il 31/1/2012, dovuta anche in forza di chiare indicazioni contenute in una sentenza del TAR, non è avvenuta e il 16/2/2012 gli uffici hanno dichiarato ai funzionari della Fondazione S.Lucia che l’impegno della Regione Lazio non contava nulla perché assunto di sera il 30/11/2011 da funzionari stanchi;

3) gli acconti di 4.200.000 previsti per febbraio e marzo non sono mai arrivati;

4) nessun incontro e/o tavolo tecnico per la soluzione dei problemi del S.Lucia è mai intervenuto.

Ciò premesso la Fondazione S.Lucia ha dovuto rappresentare ai rappresentanti sindacali che è impossibilitata entro la scadenza del 7/4/2012 al pagamento degli stipendi che comunque non potranno essere corrisposti se non arriveranno le necessarie rimesse.
Inoltre la Fondazione S.Lucia è in gravissime difficoltà per il pagamento di forniture, utenze etc. con l’aggravante che a quanto risulta, gli uffici regionali invitano i creditori a farsi pagare dalla Fondazione S.Lucia perché la Regione Lazio ha integralmente provveduto al pagamento di tutto quanto dovuto! Col risultato finale che l’operato della Regione Lazio sta facendo chiudere la Fondazione S.Lucia.

Problematiche economiche strutturali

Il Consiglio di Stato in più decisioni con validità erga-omnes ha annullato le tariffe nazionali della riabilitazione ospedaliera e della specialistica ambulatoriale in quanto sono state riproposte nel 2006 senza alcuna variazione le tariffe del 1996 calcolate sulla base dei costi rilevati per l’anno 1994.
Ciò comporta che le remunerazioni che la Regione Lazio valorizza per la Fondazione Santa Lucia dal 2006 sono sottovalutate di almeno il 40% ed hanno complessivamente prodotto un buco nel rimborso dei costi non riconosciuti di circa 10.000.000 di Euro ogni anno e nel totale 50.000.000 vedi allegato pubblicato da Panorama della Sanità.

Problematiche giuridiche di assetto

A far data dal 2006 la Fondazione S.Lucia è stata sistematicamente dequalificata nelle delibere della Regione Lazio che hanno di fatto equiparato la Fondazione Santa Lucia ad una semplice casa di cura privata anziché ad un ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione quale IRCCS. In più occasioni il T.A.R. ha confermato nel merito quanto sostenuto dalla Fondazione Santa Lucia, tuttavia la Regione Lazio continua a non rispettare i dispositivi giurisprudenziali.

Problematiche finanziarie

Nel corso degli anni la Regione Lazio per la Fondazione S.Lucia non ha neanche provveduto ai pagamenti conseguenti alle deliberazioni dalla stessa Regione adottate.
Di conseguenza la Regione Lazio deve alla Fondazione Santa Lucia sulla base delle proprie delibere un importo complessivo di oltre 43.000.000 di Euro.

Su tutte le problematiche sopra esposte la Fondazione S.Lucia ha sollecitato e sollecita un confronto pubblico.