giovedì 1 dicembre 2011
In diretta su La 7 collegamento dal Santa Lucia
lunedì 28 novembre 2011
COMUNICATO STAMPA
Domani 29 novembre alle ore 16 si terrà un incontro presso la sede della Regione Lazio in Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 (Cristoforo Colombo) tra i vertici della Fondazione, i tecnici della Regione Lazio e i sindacati. Il Coordinamento Salviamo l'Ospedale Santa Lucia sarà presente per dare il suo sostegno alla Fondazione ormai, come è noto, prossima alla chiusura.
Il Coordinamento Salviamo l'Ospedale Santa Lucia
martedì 22 novembre 2011
Assemblea tra Fondazione e utenza
La riunione è aperta alla partecipazione di tutti.
Ancora due sentenze del Tar a favore del Santa Lucia
Il Tar, ancora, ha affermato che in quanto Irccs e ospedale di alta specialità neuro riabilitativa la Fondazione Santa Lucia è dotata di 325 posti letto specifici e ha il diritto/dovere di erogare il servizio pubblico ai pazienti colpiti da patologie neurologiche quali le mielolesioni, le cerebro lesioni vascolari e traumatiche e le malattie degenerative del sistema nervoso centrale.
Ora gli uffici di competenza della Regione dovrebbero prendere atto della situazione e fare la loro parte. O assumersi la responsabilità di mantenere la situazione in una fase intollerabile di stallo.
giovedì 27 ottobre 2011
I SINDACATI E IL COORDINAMENTO SALVIAMO L’OSPEDALE SANTA LUCIA: “BOCCATA D’OSSIGENO PER STIPENDI E TREDICESIME”
mercoledì 26 ottobre 2011
Giovedì 27 ottobre, ore 10.00, sotto la sede della regione Lazio
Il Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia aderisce alla manifestazione indetta dalle OO.SS. aziendali prevista per domani Giovedì 27 ottobre, ore 10.00 sotto la sede della Giunta regionale del Lazio in Via Rosa Raimondi Garibaldi 7. Il Coordinamento a distanza di pochi giorni dall’ultima mobilitazione torna a manifestare il proprio sdegno alla luce delle mancate risposte da parte della Regione Lazio nei confronti della Fondazione Santa Lucia. Ieri si è svolto un incontro tra la Regione Lazio, la Fondazione, le Organizzazioni Sindacali e il Coordinamento con all’ordine del giorno l’accordo di remunerazione 2011 e le proposte per la definizione del contenzioso pregresso, i due punti da cui dipende la sopravvivenza della Fondazione e su cui la Regione ancora una volta ha deciso di non dare seguito agli impegni presi rimettendo in discussione quanto deciso negli ultimi incontri. La volontà di non rispettare gli accordi costringe nuovamente gli utenti e il personale dell’Ospedale a scendere in piazza per vedere riconosciuto al Santa Lucia ciò che le spetta, condizione indispensabile per far fronte agli stipendi dei lavoratori e agli impegni improcrastinabili con i soggetti creditori. Vogliamo ancora una volta sottolineare l’indecoroso comportamento di questa Istituzione nei confronti di una delle strutture più autorevoli e riconosciute del nostro Paese, punto di riferimento internazionale nel campo della ricerca e tra le migliori in Italia per la riabilitazione neuro-motoria.
giovedì 20 ottobre 2011
Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia: martedì 25 ottobre ulteriore incontro, assicurazione su liquidità necessaria per l’emergenza.
Roma 20 ottobre 2011. Si è svolta oggi sotto la sede della giunta regionale del Lazio la manifestazione a sostegno della Fondazione Santa Lucia alla quale hanno partecipato un centinaio di persone tra personale dipendente e utenza. Una delegazione composta dal Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia e i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Aziendali è stata ricevuta dai tecnici della regione, durante l’incontro si ha avuto da parte della regione l’assicurazione di un’immediata liquidità per superare le difficoltà economiche più prossime e si è ottenuto un ulteriore incontro martedì 25 ottobre alle ore 16.00 presso l’Assessorato alla Salute per definire lo stato di attuazione dell’accordi di remunerazione 2011 e risolvere il contenzioso pregresso, all’incontro saranno presenti i vertici della Fondazione, i rappresentanti sindacali e il Coordinamento.
S. Lucia Ministro Fazio: "Rispettare gli accordi presi, no a intoppi burocratici"
SANITÀ LAZIO: FAZIO SU S. LUCIA, RISPETTARE ACCORDI PRESI- Agenzia Adnkronos Salute -«Per quanto mi risulta un accordo c'è e mi auguro che adesso non ci siano intoppi burocratici o di altro genere a livello di regione o di ministero dell'Economia. L'accordo è stato trovato e non vedo perchè non debba essere rispettato». Lo ha detto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine del congresso del Sumai-Assoprof (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità dell'area sanitaria) in corso a San Benedetto del Tronto, commentando la situazione di crisi della fondazione Santa Lucia di Roma.
mercoledì 19 ottobre 2011
MANIFESTAZIONE GIOVEDI 20 OTTOBRE
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia dopo aver avuto conferma della grave situazione economica in cui versa la Fondazione Santa Lucia a rischio di un’imminente chiusura, sostiene e condivide le ragioni della mobilitazione e propone un incontro pubblico tra l’assessorato alla Salute della Regione Lazio e i vertici dell’ Ospedale, in presenza della stampa e di tutti i soggetti coinvolti in questa amara vicenda che vede coinvolta una struttura d’eccellenza nel campo della riabilitazione motoria e della ricerca, riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, al fine di fare chiarezza circa gli accordi recentemente sottoscritti tra le parti.
lunedì 17 ottobre 2011
Aggiornamento situazione Fondazione Santa Lucia: martedì 18 ottobre 2011 alle ore 12 presso il Centro Congressi
martedì 13 settembre 2011
Intervista Enrica Bonaccorti: " La Fondazione Santa Lucia è un' eccezionalità che ci dovremmo augurare essere normale incontrare".
Il COORDINAMENTO SALVIAMO L’OSPEDALE SANTA LUCIA INTERVISTA ENRICA BONACCORTI: "LA FONDAZIONE SANTA LUCIA E’ UN' ECCEZIONALITA’ CHE CI DOVREMMO AUGURARE ESSERE NORMALE INCONTRARE”.
Roma 13 settembre 2011. Enrica Bonaccorti si rivolge a tutti coloro che non conoscono la Fondazione Santa Lucia. Nell’ intervista racconta come ha conosciuto la Fondazione: “Io ho conosciuto questa Istituzione perché ci sono stata più volte, conosco le persone che la frequentano e conosco delle storie individuali.
La conosco per un interesse profondo che ho avuto fin dall’età di 17 anni, ho scritto un libro che ha per protagonista un uomo che sarebbe potuto essere al Santa Lucia, il titolo del libro è “l’uomo immobile” e tratta di un uomo con un sindrome particolare che si chiama locked-in ovvero chiuso dentro. “Chiuse dentro” sono le persone, come i degenti del Santa Lucia. Chi può aprire questo chiavistello sono gli operatori dell’Istituto con professionalità, attenzione e la grandissima esperienza di chi opera al Santa Lucia. Io ho visto “miracoli”, quelli che si chiamano impropriamente “miracoli” frutto di un grandissimo lavoro fatto di persone che sanno cosa fare. Quando mi capita di presentare il mio libro- prosegue Enrica Bonaccorti- spesso cito l’ospedale Santa Lucia dicendo che non ho mai visto un luogo di accoglienza per persone che hanno qualcosa da curare così pulito, cosi vasto e così accogliente. E’ veramente una qualità eccezionale alla quale non siamo abituati e forse non ci sono abituati coloro che dovrebbero valutare questa eccezionalità. Un eccezionalità che ci dovremmo augurare essere normale incontrare, perché migliaia sono le famiglie che fanno affidamento sul Santa Lucia per recuperare all’interno di qualcosa di grave che è accaduto a uno di loro, una qualità della vita per la persona che altrimenti non incontrerebbero mai. Ho parlato impropriamente di miracoli, ho visto persone incontrate l’anno prima, che una visita superficiale avrebbe definito perse al mondo, e che invece tra le difficoltà prendevano l’ascensore e incontravano altre persone.
Ho visto l’attenzione degli operatori, dai fisioterapisti fino alla dottoressa Rita Formisano la piccola grande esperta che da tanta fiducia. Dovremmo ringraziare con la faccia per terra, come diceva mio nonno, le persone che sono al Santa Lucia. Io vorrei tanto che fosse valutata l’eccezionalità di questa struttura, vorrei dire a chi deve sostenere questa grande realtà di ragionare, anzi di “regionare” bene su questo discorso, perché il Santa Lucia deve rimanere a questa altezza, perché questa altezza è il giusto livello per far tornare alla qualità della vita le famiglie e i degenti. Sosteniamo il Santa Lucia tutti insieme, ma non costringeteci a fare i gruppuscoli per strada ragioniamo insieme, anzi “regioniamo”.
giovedì 8 settembre 2011
Presidente Giorgio Napolitano in visita privata alla Fondazione Santa Lucia.
giovedì 1 settembre 2011
"La Fondazione Santa Lucia non deve essere chiusa, ma valorizzata"
Il Coordinamento Salviamo L'Ospedale Santa Lucia intervista il giornalista Rai Luciano Onder: "La Fondazione Santa Lucia non deve essere chiusa, ma valorizzata"
Roma, 1 settembre 2011. Il giornalista Rai Luciano Onder si unisce all’appello di numerosi personaggi dello spettacolo, della politica e della cultura a sostegno della Fondazione Santa Lucia. Luciano Onder illustra nel video-messaggio le ragioni che lo hanno portato a sostenere la struttura riabilitativa, sottolineandone la professionalità e le competenze definendole “frutto di grande impegno, insostituibili per una persona che ha bisogno di riabilitazione e assistenza, che non possono essere ricercate altrove e che sono accompagnate da una grande umanità e disponibilità di chi ci lavora”. Durante l’intervista dichiara inoltre -”mettere in difficoltà una struttura del genere dal punto di vista economico non è segno di grande cultura e di grande civiltà, è segno soltanto di grande miopia, di incapacità a capire le esigenze dei malati. La Fondazione Santa Lucia deve essere difesa” – conclude Onder – “e non lasciata in difficoltà, non è corretto verso coloro che ci lavorano, verso coloro che cercano di essere ricoverati qui e verso tutti noi che sappiamo quanto è importante dare alle persone malate il meglio dell’assistenza e le professionalità migliori”.
mercoledì 24 agosto 2011
“Sostenere la Fondazione Santa Lucia è’ un dovere morale”.
Il Coordinamento Salviamo L'Ospedale Santa Lucia intervista l'attore Salvatore Marino: "Sostenere la Fondazione è un dovere morale".
Roma 24 agosto 2011. L’attore Salvatore Marino è tra le numerose personalità che stanno registrando in video l’appello per salvare
domenica 7 agosto 2011
Appello di Clara Podda al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
mercoledì 3 agosto 2011
“La gente arriva alla Santa Lucia per tentare di riprendersi la vita"
Il COORDINAMENTO SALVIAMO L’OSPEDALE SANTA LUCIA INTERVISTA L’ATTRICE CINZIA LEONE: “ LA GENTE ARRIVA ALLA SANTA LUCIA PER TENTARE DI RIPRENDERSI LA VITA”
Roma 03 agosto 2011. Il Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia intervista l’attrice Cinzia Leone: “Venti anni fa ho avuto due emorragie celebrali da rottura di aneurisma della basilare che mi hanno provocato inevitabilmente un’emiparesi di tutta la parte sinistra molto grave.
Ho fatto la riabilitazione per un anno e mezzo alla Fondazione Santa Lucia, con la supervisione della d.ssa Formisano, neurologa eccellente, forse non avrei mai potuto recuperare nel modo in cui ho recuperato, io mi sono impegnata enormemente, ma anche loro. Sono arrivata lì piuttosto malmessa, tutta la parte basilare di questo lavoro è stata programmata molto bene perché il livello riabilitativo di competenza della Santa Lucia è eccellente, tanto è vero, che è il polo di riferimento di tutto il centro e sud Italia, so che ci vengono anche dalla padania! tutti abbiamo bisogno degli altri, tutti abbiamo bisogno della Santa Lucia, indistintamente, perché non si sa mai.
mercoledì 27 luglio 2011
Visita del Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini.
La Fondazione va salvata con tutte le forze possibili.
Roma 14 luglio 2011. “E’ da tanti anni che conosco la Fondazione Santa Lucia anche perché molti anni fa sono stati ricoverati dei parenti che grazie proprio alla Fondazione si sono ripresi ed hanno riniziato a vivere. Pertanto vorrei dire che il Santa Lucia va salvato, non va trattato male come sono trattati male i teatri, qui c’è di mezzo la salute della gente, ho visto dei bambini che hanno fatto la riabilitazione e sono migliorati, bisogna darci da fare. Qui a Roma non ci sono solo i ministeri, ci sono anche questi Istituti così importanti che fanno del bene a tutta la gente, perciò chiedo alle Istituzioni di darsi da fare, la Fondazione Santa Lucia non può chiudere, perché fa del bene a tanta gente, e rimette in sesto tanti ragazzi in carrozzina, li ho visti con i miei occhi correre, perciò la Fondazione Santa Lucia va salvata con tutte le forze possibili, datevi da fare!”
mercoledì 20 luglio 2011
La civiltà comporta l'attenzione nei confronti di coloro che possono meno
Roma 20 luglio 2011. “Io conosco la Fondazione Santa Lucia da molti anni e ne ho seguito anche la crescita, lo sviluppo, l’importanza che ha acquisito su base non soltanto cittadina, ma nazionale e internazionale per due motivi, il primo perché una ricerca scientifica così analitica portata avanti con tanta coscienza e professionalità è abbastanza rara, secondo perché avendo, sia personalmente sia degli amici e parenti che hanno frequentato il Santa Lucia, avuto delle riscontranze eccezionali sull’efficienza sia del corpo medico che del corpo di assistenza e sulla precisa determinazione del lavoro di tutta l’organizzazione, quindi un qualche cosa di abbastanza specifico e raro. Purtroppo debbo dire che non è soltanto il Santa Lucia che versa in questa situazione, poiché è una caratteristica nazionale, anche se le crisi economiche che i Paesi attraversano implicano dei sacrifici, è grave che di certe organizzazioni di cui lo Stato dovrebbero farsi carico, non dico l’assistenza, ma addirittura carico, poi si dimentichino di quelli che sono i principali o elementari doveri nei confronti di queste strutture. Io sono un liberale e come tale credo nelle iniziative private, credo nell’attività dell’individuo, ma non posso disconoscere la necessità assoluta che certe istituzioni non possano che essere in mano allo Stato, perché la civiltà comporta l’attenzione nei confronti di coloro che possono meno.
Nello specifico entriamo nella faccenda della sanità, c’è una necessità assoluta di stringere la cinta, ma quando si arriva a considerare questo, bisogna considerare che lo Stato e per esso la Regione, i comuni, e tutti quegli enti che sono responsabili di queste organizzazioni, che dovrebbero farsi carico in toto dell’argomento e quindi di assumerne responsabilità in tutti i generi, invece di ringraziare, e non dico aiutare, ma sostenere coloro che privatamente fanno questo lavoro, fa tutto il contrario, io non dico che tu sia costretto a fare quello che non puoi fare, non hai i mezzi, non hai la struttura sociale, non hai una mentalità in questo caso, come quella nostra, nel nostro Paese, ma quando la Regione nella fattispecie, o la Provincia, o il Comune che devono farsi carico di queste cose, si dimenticano che l’attività che svolge il Santa Lucia è un’attività che è fatta da privati per i quali lo Stato deve dire grazie e posso fare qualcosa per te e invece si tira indietro, quando non addirittura ostacola l’attività. Questa la trovo la parte più grave della storia è che non viene messa sufficientemente in evidenza questa cosa, anche dalla stampa, si parla dei lavoratori, certo il lavoro stesso è una cosa importantissima e sacra, ma è importante la motivazione dell’esistenza della Fondazione, non se ne parla abbastanza di cosa rappresenta e di cosa vuol dire per il cittadino avere una struttura di questo tipo, che volente o nolente, nella vita può capitare a tutti di avere bisogno, questa è la parte più dolorosa di questa situazione, e trovo, e rimprovero la stampa, che non mette in sufficiente evidenza questo aspetto del rapporto tra le Istituzioni.”
venerdì 15 luglio 2011
“La Fondazione Santa Lucia mi ha fatto tornare la voglia di fare cinema”
Roma 14 luglio 2011. “Ero all’ospedale di Vicenza, sono stato 8 giorni tra la vita e la morte, mi sono ripreso poco per volta. Dopo qualche tempo il primario del reparto ha deciso che ero pronto per il trasferimento all’ospedale del Lido di Venezia dove sono stato per due mesi. Sono stato dimesso con l’incarico di fare la riabilitazione alla Fondazione Santa Lucia, io che la conoscevo di nome e di fama sono stato immediatamente accolto con grande simpatia, sia dal personale che dai dirigenti, con una cura molto precisa, fisioterapica e mentale, per cui ho passato due mesi di cure riabilitative che sono andate benissimo, mi sento rinato proprio grazie al Santa Lucia. L’ambiente era particolarmente caloroso, mi sfacevano dei grandi sorrisi, dopo un po’ ero io che sorridevo a loro, anche se c’era poco da sorridere, era un rimanere all’ospedale piacevole.
Nel mio caso mi aiutava molto al riacquisto delle facoltà, delle doti che avevo, tanto è vero che poco per volta mi è ritornata la voglia di fare cinema, così ho ripreso in mano dei vecchi progetti, vediamo se riusciamo a portarle in porto. Mi sento di dire che è un crimine voler tagliare o ridurre le possibilità economiche che ha il Santa Lucia, è un crimine perché non guardano in faccia a quella che è la realtà dell’Istituto che assolutamente si basa sulla buona volontà di quelli che ci lavorano, sulla qualità delle prestazioni che offrono, delle loro ricerche. Sono veramente dolorose queste notizie e questi tentativi di chiudere e di abolire i finanziamenti al Santa Lucia perché sono finanziamenti fondamentali e quindi toglierli significa cancellare delle prestazioni fondamentali.”
martedì 12 luglio 2011
Lamberto, testimonial di una buona causa
(Fonte: Online-news)
mercoledì 6 luglio 2011
COMUNICATO STAMPA
Roma 6 luglio 2011. “La Fondazione Santa Lucia l’ho conosciuta l’anno scorso quando ho avuto un’ischemia, ero stata ricoverata all’ospedale San Giovanni, e poi trasferita qui. Ho sempre ritenuto una grande fortuna essere arrivata in questo posto, perché sono stata talmente bene, forse non è il termine esatto parlando di terapia intensiva, ma questo è il luogo che mi ha messo in pace con la mia malattia, direi con il mondo, perché è talmente bello, talmente prezioso tutto quello che si fa qua, dal lavoro delle persone, all’attenzione che hanno verso il paziente, ti fanno sentire a tuo agio, gli infermieri sono straordinari, le fisioterapiste sono bravissime. Io sono stata alla Fondazione Santa Lucia cinque mesi, sembra assurdo, ma quando sono dovuta andare via perché avevo finito il mio percorso riabilitativo e dovevo ritornare a casa mia, ho sentito moltissimo la mancanza del Santa Lucia, stavo talmente bene…
La mia vita è stata tutta una corsa, ho sempre visto molte persone, loro hanno visto me, ma io da lontano, dal palcoscenico in realtà vedevo solo le teste, qui invece ho imparato a guardare le persone, a notare le piccole cose, una volta non mi sarei mai soffermata a guardare niente.
Sono stata molto sorpresa quando ho letto sui giornali della situazione in cui versa la Fondazione, perché veramente chiudere un posto così mi sembra una cosa delittuosa, non si può chiudere! la gente ha bisogno del Santa Lucia, non posso pensare che questo ospedale possa non esistere più. Posso capire che ci possano essere dei problemi, ma vanno visti sia da una parte che dall’altra, vanno ponderati bene, magari ci saranno delle cose che si possono fare, ma chiudere il Santa Lucia no. Non si può, non si deve, è veramente un delitto!”
giovedì 30 giugno 2011
INTERVISTA SUA EMINENZA CARDINALE FIORENZO ANGELINI: “Roma, L’Italia deve essere superba e non può, non deve dimenticarsi questo gioiello”
Roma 30 giugno 2011. Il Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia intervista Sua Eminenza Cardinale Fiorenzo Angelini: “mi spiace molto vedere come la sanità che dovrebbe essere il primo motivo, il primo argomento della vita politica di un popolo sia oggi, per mille necessità che non discuto quasi dimenticata, mi sono sempre occupato degli ammalati prima di Roma, di Italia e poi del mondo intero in quanto con il Beato Pontefice Giovanni Paolo II sono stato il primo presidente del Pontificio Dicastero per la pastorale degli operatori sanitari. Questo compito mi ha indotto a legarmi in molte parti del mondo e posso dire, affermare, che per quanto riguarda la riabilitazione, almeno in Europa non esiste una struttura all’avanguardia come il Santa lucia all’ardeatina di Roma. Roma, l’Italia deve essere superba e non può e non deve, se ha il senso di responsabilità, dimenticarsi di questo gioiello perché significa dimenticarsi degli ammalati dei sofferenti. Lo Stato esiste per la gente è la gente che forma lo Stato perciò non esiste e non può esistere uno Stato, che in qualche modo anche con necessità fortissime come quelle economiche che incombono oggi sulla nostra nazione, dimenticarsi di strutture valide come queste”. Questo un estratto dell' intervista rilasciata da Sua Eminenza Cardinale Fiorenzo Angelini rilasciata al Coordinamento Salviamo l'Ospedale Santa Lucia.
lunedì 27 giugno 2011
capigruppo opposizione visitano Fondazione Santa Lucia
venerdì 17 giugno 2011
COMUNICATO STAMPA
Roma 17 giugno 2011. Intorno alle ore 12 è stato rimosso il blocco stradale spontaneo che da questa mattina alle ore 9 aveva paralizzato via Ardeatina. Alla protesta hanno partecipato lavoratori e pazienti della Fondazione Santa Lucia, circa 300 persone che in camici bianchi si sono riversati su via Ardeatina all'altezza del civico 306 per protestare contro il mancato rispetto degli accordi presi tra Regione Lazio e Fondazione. Il non rispetto di tali accordi sta portando alla chiusura dell'ospedale. Con oggi prosegue una mobilitazione ad oltranza, che vedrà nuovamente manifestare lavoratori, utenti e familiari lunedì 20 giugno a partire dalle ore 9 in via Cristoforo Colombo, davanti alla sede della Giunta regionale del Lazio.
martedì 14 giugno 2011
MANIFESTAZIONE MERCOLEDI’ 15 GIUGNO ORE 10.00 SOTTO LA SEDE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO
CONTRO LA CHIUSURA DELLA FONDAZIONE SANTA LUCIA MANIFESTAZIONE MERCOLEDI’ 15 GIUGNO ORE 10.00 SOTTO LA SEDE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO IN VIA ROSA RAIMONDI GARIBALDI 7.
Roma 14 giugno 2011. Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia aderisce alla manifestazione indetta dalle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori della Fondazione Santa Lucia a sostegno dell’incontro che si terrà sotto la sede della Giunta Regionale per chiedere il rispetto degli accordi assunti in data 07/04/2011 e 25/05/2011.
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia insieme ai sindacati torna di nuovo a manifestare la propria indignazione nei confronti di una istituzione che inspiegabilmente disattende gli impegni presi, costringendo lavoratori, utenti e familiari a scendere continuamente in piazza per fare sentire la propria voce. Il mancato rispetto di questi impegni sta portando ad un’imminente chiusura della struttura, patrimonio indiscusso di eccellenza nella sanità e nella riabilitazione neuro-motoria. La Regione Lazio attraverso il piano di rientro della sanità forse risparmierà qualche soldo, ma si assume la responsabilità di eliminare un ospedale riconosciuto in campo nazionale ed europeo per la ricerca, sottraendo al mondo della disabilità il diritto alla cura di qualità.
Quella di domani sarà l’ennesima iniziativa che vede protagonista la Fondazione Santa Lucia per dare un segnale forte e definitivo affinché questa annosa situazione venga risolta.
Il Coordinamento invita la stampa, l’utenza, i familiari e le associazioni delle persone con disabilità a partecipare in massa alla manifestazione che si terrà mercoledì 15 giugno, dalle ore 10.00 sotto la sede della Giunta Regionale del Lazio in Via Rosa Raimondi Garibaldi 7.
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia
venerdì 10 giugno 2011
LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ALLA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO
Dopo quasi trent’anni, venti dei quali trascorsi sui campi di gara di tutto il mondo, sempre fiero di onorare la Maglia Azzurra sia con le gambe che attraverso una carrozzina, ora dietro una scrivania come dirigente sportivo, mi ritrovo a cercare di comprendere come e perché, in un paese dove le eccellenze sono piuttosto rare, questa struttura rischi di chiudere le proprie porte ai tanti Luca Pancalli, arrivati dopo di me, anche loro portatori di un personale sogno nel cassetto. Non voglio entrare nelle dinamiche di carattere amministrativo-burocratico che hanno contraddistinto il contenzioso con la Regione Lazio, ma da presidente del Comitato Italiano Paralimpico e, soprattutto, da padre di due figli, non posso non rimanere perplesso su quanto sembra possa accadere. Questo eventuale titolo tricolore rischia di essere un triste canto del cigno, epilogo assurdo di una vicenda che rischia di mortificare decine anni di lavoro, di eccellenza in campo medico-scientifico e, per quanto mi riguarda, fonte inesauribile di talenti in ambito sportivo ma, soprattutto, primo avamposto per chiunque – e ribadisco chiunque – si trovi, nel corso della vita, ad affrontare una disabilità sopraggiunta, diretta ed indiretta.
Ho visto ragazzi giovanissimi travolti dall’entusiasmo per aver infilato il loro primo canestro, volti stravolti dalla fatica ma felici dopo aver toccato il bordo vasca al termine di mesi di allenamento. Da cittadino, da uomo di sport, non posso pensare che un sogno, questo sogno, possa spengersi in ragazze, ragazzi e nelle loro famiglie, le più compromesse nel caso di una chiusura della struttura. Amo vedere il bicchiere mezzo pieno, la mia vita è stata tutta un porsi continui obiettivi e, nel limite delle mie possibilità, raggiungerli.
Non cancelliamo una speranza, alimentiamo il desiderio di chi, attraverso lo sport, è in grado di tagliare il proprio traguardo. Lo dobbiamo ai nostri figli, alle generazioni che verranno. Lo dobbiamo ad uno sport che, per primo, ha abbattuto steccati e barriere. Facciamo in modo che quel ragazzo che ha varcato ieri la soglia, con la sua famiglia stretta a lui, possa ancora vivere il suo sogno. Ce lo chiede la vita. Ce lo chiede la nostra coscienza.
Luca Pancalli
lunedì 6 giugno 2011
COMUNICATO STAMPA
“Ridurre le potenzialità assistenziali di una struttura universalmente riconosciuta come eccellente, equivale ad un impoverimento della potenzialità scientifica italiana”
Roma 6 Giugno 2011 - Come Presidente della Società Italiana di Neurologia e Professore di Neurologia all'Università di Siena, esprimo sia personalmente sia a nome di tutta la Società scientifica che rappresento, una vivissima preoccupazione per le sorti dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma.
La minacciata riduzione della potenzialità assistenziale di questa struttura, universalmente riconosciuta come un centro di reale eccellenza, determinerebbe un grave danno, non solo al sistema ospedaliero nazionale, ma anche un impoverimento della potenzialità scientifica italiana, con un particolare e grave impatto su quella dell'area laziale. Tale impoverimento si rifletterebbe, infatti, sui livelli di ricerca neuroscientifica e neuroriabilitativa italiana, proiettandosi anche a livello internazionale.
Dovendo procedere a una razionalizzazione regionale dell'assistenza sanitaria e a un accorciamento progressivo dei ricoveri diagnostico-terapeutici - con lo spostamento di interventi assistenziali verso attività a intensità di cura diversificate e verso il territorio di altre attività legate alla cronicità - rimane comunque indispensabile riservare uno spazio importante alla neuroriabilitazione di vera qualità, come appunto quella erogata dalla Fondazione Santa Lucia.
Va ricordato che in questo Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, accanto all'approccio di alta specializzazione neuroriabilitativa catalogata con il codice 28 (Unità Spinale) e con il codice 75 (gravi cerebrolesioni), possono essere garantite prestazioni di altissima specializzazione a pazienti con lesioni cerebrali e midollari acute, notoriamente caratterizzate da grande impegno, qualificazione professionale, dotazione tecnologica e, soprattutto, contesto scientifico. E’ in un centro complesso come questo – e non in strutture di sola riabilitazione – che possono essere sperimentati nuovi approcci neuroriabilitativi, la cui efficacia può essere documentata e certificata da metodologie e evidenze scientifiche prima di essere poi proposte in maniera generalizzata nel sistema sanitario nazionale.
E’ evidente che queste evidenze possono essere ottenute solo con la concentrazione di tecnologie e di professionalità altamente qualificate, con una metodologia scientifica documentata e con la possibilità di disporre di numeri significativamente alti di pazienti trattati nell'ambito delle diverse problematiche neurologiche che richiedono riabilitazione. Un patrimonio professionale, tecnologico, umano e clinico che la Fondazione Santa Lucia possiede e che ha costruito in cinquanta anni di attività e di risultati crescenti.
Pertanto auspico una seria e approfondita riflessione delle autorità sanitarie regionali sul riverbero che decisioni implicanti la penalizzazione o la valorizzazione di questa realtà d’avanguardia avrebbero, non solo sul sistema assistenziale del Lazio, ma sull’intero sistema scientifico del Paese.
Ancora una volta, la Società Italiana di Neurologia invita le istituzioni competenti a valutare con lungimiranza - e con occhio attento solo al merito - l'investimento nella qualità e nella ricerca, considerandolo come, nel caso della Fondazione Santa Lucia, un volano importante per trascinare in alto i livelli assistenziali regionali e nazionali.
Antonio Federico
Presidente Società Italiana di Neurologia
Professore Ordinario di Neurologia, Università degli studi di Siena
Direttore U.O. Neurologia e Malattie Neurometaboliche
Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.
mercoledì 25 maggio 2011
DICHIARAZIONE STAMPA: RINGRAZIAMENTI SOSTEGNO MANIFESAZIONE
martedì 24 maggio 2011
COMUNICATO STAMPA
MANIFESTAZIONE MERCOLEDI’ 25 MAGGIO ORE 10.00 IN VIA ROSA RAIMONDI GARIBALDI 7 A ROMA (SOTTO LA SEDE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO).
Roma 24 maggio 2011. Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia aderisce alla manifestazione indetta dalle Organizzazioni Sindacali Aziendali per mercoledì 25 maggio alle ore 10.00 in Via Rosa Raimondi Garibaldi 7.
Dopo oltre un anno e mezzo di manifestazioni e sit-in di protesta per scongiurare la chiusura della Fondazione i lavoratori, gli utenti e i familiari sono costretti a scendere nuovamente in piazza per far sentire la loro voce, nonostante lo scorso 7 aprile la Regione Lazio insieme alla Fondazione Santa Lucia, alle organizzazioni sindacali e al Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia abbia sottoscritto un verbale in cui si delineavano gli interventi per avviare un piano risolutivo della vertenza della Fondazione. I cinque punti sottoscritti sono stati tutti ignorati sia nella parte economica, sia in quella relativa al confronto attraverso tavoli in cui si sarebbe dovuto definire il percorso per la sopravvivenza della Fondazione stessa.
Una situazione intollerabile che determina un accanimento nei confronti della Fondazione con un taglio del 20% dei fondi, determinato dal decreto n. 24/11, che si inserisce in un quadro inspiegabilmente peggiorativo nei confronti della struttura.
La latitanza dell’attuale Amministrazione regionale è rimarcata anche dalla mancata trasformazione dei posti da semi-residenziale a non residenziale della riabilitazione infantile, un’operazione a costo zero che andrebbe incontro alle esigenze di moltissimi bambini in cura al Santa Lucia.
La Fondazione, nonostante la crisi economica che sta attraversando, dimostra il suo valore sociale e la profonda conoscenza della disabilità e del valore dell’integrazione anche attraverso lo sport. Quest’anno, come da 20 anni a questa parte, la squadra di basket in carrozzina disputerà la finale del Campionato d’Italia, mentre quelle di mini-basket e di nuoto hanno già conquistato il podio più alto. Una storia che si ripete a conferma della qualità del lavoro svolto in tutti gli ambiti e che l’attuale amministrazione regionale vuole spezzare.
Questa manifestazione è determinante per la sopravvivenza della Fondazione. Come Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia pretendiamo il rispetto degli accordi sottoscritti e la loro immediata applicazione.
giovedì 12 maggio 2011
Mozione Comune di Roma a favore della Fondazione Santa Lucia
«Come primo firmatario ho portato oggi all’approvazione dell’Assemblea capitolina, su proposta di tutti i capigruppo rappresentati in Aula, la mozione che invita Sindaco e Giunta ad adoperarsi presso la Regione Lazio per porre in atto tutte le procedure necessarie ad evitare la chiusura della Fondazione IRCCS Santa Lucia. L’Istituto, costruito in oltre 50 anni di attività, non soltanto è parte del patrimonio scientifico e assistenziale della Città ma soprattutto è necessario per la tutela della salute e della riabilitazione motoria per migliaia di cittadini romani e per i numerosi pazienti provenienti dalle altre Regioni». - Lo dichiara il prof. Fernando Aiuti, presidente della Commissione Politiche sanitarie di Roma Capitale. - «L’Assemblea capitolina, che ha votato all’unanimità la mozione – spiega il prof. Aiuti - ha recepito inoltre il grave problema che potrebbe crearsi per gli oltre 700 lavoratori di elevata specialità che operano all’interno della Fondazione stessa. Nella mozione il Consiglio chiede anche al Sindaco di ascoltare l’invito fatto dai dirigenti e dai lavoratori del Santa Lucia a visitare al più presto la Struttura per rendersi personalmente conto dell’importanza e del ruolo che questa struttura svolge nella Capitale».
Dichiarazione Coordinamento
Il Coordinamento esprime inoltre soddisfazione per la mozione presentata dai capigruppo rappresentati in Aula e approvata dall’assemblea capitolina il 5 maggio, in cui si invita il Sindaco e la Giunta ad adoperarsi presso la Regione Lazio per porre in atto tutte le procedure necessarie ad evitare la chiusura della Fondazione IRCCS Santa Lucia.
giovedì 5 maggio 2011
mercoledì 13 aprile 2011
INCONTRO COORDINAMENTO E FONDAZIONE
lunedì 4 aprile 2011
INCONTRO REGIONE LAZIO
venerdì 25 marzo 2011
COMUNICAZIONE STAMPA
Roma 25 marzo 20011. Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia aderisce allo sciopero generale del 29 marzo indetto dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori della Fondazione Santa Lucia condividendone le rivendicazioni, rivendicazioni strettamente collegate alle mancate risposte che la Regione Lazio si ostina a non dare alla Fondazione.
Il Coordinamento invita l’utenza, i familiari e le associazioni delle persone con disabilità a partecipare in massa alla manifestazione di protesta che si terrà martedì 29 marzo alle ore 10 sotto la Regione Lazio, via Rosa Raimondi Garibaldi, 7.
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia
mercoledì 23 marzo 2011
TRASSISSIONE "AMMINISTRATORI E CITTADINI" - RETE ORO
Saranno ospiti il Dr. Luigi Amadio, la Dott.ssa Rita Formisano e il Dr.Marco Traballesi.
giovedì 10 marzo 2011
COMUNICATO STAMPA
Roma, 10 Marzo 2011. Il Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia esprime soddisfazione per l’interrogazione presentata dall’On. Anna Teresa Formisano al Ministro della salute e a quello dell’economia e finanza sulla situazione della Fondazione Santa Lucia. La dettagliata interpellanza ripercorre tutte le vicende legali e politiche legate all’ospedale e sottolinea la gravità dei decreti licenziati dalla giunta Polverini. Tali decreti cancellano la riabilitazione e la cura per i pazienti colpiti da ictus e da malattie degenerative. Come Coordinamento auspichiamo che i Ministri competenti rispondano al più presto a questa interpellanza riconoscendo alla Fondazione il ruolo di alta specializzazione che in anni di lavoro si è conquistata e che si attuino politiche volte alla salvaguardia di questo patrimonio d’eccellenza, scongiurando la chiusura e dando garanzie ai lavoratori, disabili e alle loro famiglie.
martedì 1 marzo 2011
SANTA LUCIA: NUOVA MOBILITAZIONE, PASSEGGIATA IN CENTRO
Alle 9,15 da piazza dei Navigatori ci dirigeremo con l’autobus 160 al Campidoglio, passeremo per piazza Venezia e raggiungeremo Montecitorio verso le ore 10.30. Ci sposteremo per le vie del centro per poi ritornare al presidio permanente sotto la Regione Lazio (via Rosa Raimondi Garibaldi, 7)
sabato 26 febbraio 2011
RAI3 TRASMISSIONE "PRESA DIRETTA"
LA MOBILITAZIONE CONTINUA
mercoledì 23 febbraio 2011
COMUNICATO STAMPA
Roma, 23 febbraio 2011. Il “Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia” insieme alle sigle sindacali CGIL Fp, UIL Fpl, CIMOP, ADONP e la delegazione dei lavoratori ringraziano l’On. Mandarelli per aver ricevuto, su mandato della Presidente Polverini, la delegazione.
Dopo aver ascoltato le richieste dei suddetti rappresentanti, l’On. Mandarelli ha comunicato che la Presidente Polverini si è impegnata ad organizzare in tempi brevissimi un incontro tra i promotori della manifestazione, i vertici della Fondazione Santa Lucia e della Regione Lazio per discutere congiuntamente e risolvere “la situazione critica che si protrae da anni con la Regione”.
Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia
martedì 22 febbraio 2011
Rettifica orario Sit-in del 23 febbario presso il Consiglio Regionale del Lazio alla Pisana
Coordinamento Salviamo l'Ospedale Santa Lucia
COMUNICATO STAMPA
“LA LOTTA CONTINUA PRESIDIO PERMANENTE”
Roma 22 febbraio 2011. Il Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia insieme ai lavoratori e alle lavoratrici oggi ha nuovamente manifestato sotto la sede della Giunta regionale del Lazio per chiedere risposte concrete ed una risoluzione definitiva riguardo l’imminente rischio chiusura dell’Ospedale.
Da oggi presidio permanente in via Rosa Raimondi Garibaldi e mobilitazione ad oltranza. Prossimo appuntamento domani ore 10.30 Consiglio Regionale del Lazio alla Pisana.
“L’atteggiamento di oggi non si discosta da quello dell’ultimo incontro in cui veniva sbandierata una presunta risoluzione definitiva, risultata assolutamente inefficace ai fini della sopravvivenza della Fondazione, che in numeri significa la salvaguardia di 900 posti di lavoro e di circa 1000 prestazioni medico-sanitarie al giorno di cui quasi 200 rivolte ai bambini. Dichiara Mario Dany De Luca del Coordinamento- La chiusura dei vertici regionali ci porta ad una inevitabile mobilitazione ad oltranza, da più di un anno tra proteste ed incontri non si ha la certezza del futuro, i lavoratori non sanno quanto tempo ancora potranno contare sui loro stipendi, mentre i pazienti vivono nell’incertezza di dover interrompere le cure riabilitative, alcune delle quali solo la Santa Lucia può garantire”.
“I vertici della Regione evidentemente avevano altre priorità, ignorando la richiesta di centinaia di persone scese in piazza per rivendicare il diritto al lavoro e alla salute”- Dichiara Carlo Di Giusto del Coordinamento- siamo stanchi di aspettare i loro comodi e quindi da oggi è iniziato il presidio permanente sotto la sede regionale, non ci muoveremo da qui finché non verranno affrontate in maniera seria e risolutiva le questioni che hanno messo in ginocchio la Santa Lucia.
Domani dalle ore 10.30 saremo anche fuori il Consiglio Regionale del Lazio in via della Pisana per coinvolgere il Presidente del Consiglio Regionale e i Capigruppo affinché si spendano per scongiurare la chiusura della struttura”.
lunedì 21 febbraio 2011
COMUNICATO STAMPA
“PROVVEDIMENTI SERI E RISOLUTIVI; BASTA A SOLUZIONI DI FACCIATA”
Roma 21 febbraio 2011. Il Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia aderisce alla manifestazione promossa dalle Organizzazioni dei lavoratori della Fondazione, che si terrà domani Martedì 22 febbraio 2011, ore 9.30 in Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 a Roma (sotto la sede della Regione Lazio).
Il Coordinamento insieme ai lavoratori scende di nuovo in piazza per protestare contro la mancata risoluzione dei problemi delle Fondazione Santa Lucia; la Giunta Regionale del Lazio con l’ultimo provvedimento peggiora la già delicata situazione dell’Istituto, la cui chiusura è imminente. A rischio 900 posti di lavoro e la dimissione dal Centro di 1000 utenti in maggioranza bambini.
La Giunta con il decreto 9/2011 assegna alla Santa Lucia 160 posti letto di alta specialità neuroriabilitativa destinati solo a pazienti post comatosi escludendo di fatto tutte le altre patologie, creando un drammatico “buco” di assistenza e privando l’utenza di un adeguato trattamento di riabilitazione. Tutto questo, denuncia il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia, è in netto contrasto con le sentenze del Tar che aveva già annullato analoghi decreti.
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia, insieme ai lavoratori, all’utenza e ai genitori sarà nuovamente in piazza per chiedere che vengano adottati provvedimenti seri per la sopravvivenza della struttura, esempio nazionale ed internazionale nel campo della ricerca e cura a carattere scientifico e che venga riconosciuta l’alta specializzazione di tutti i posti letto. Solo in questo modo la Fondazione potrà restare quel patrimonio sociale e sanitario che appartiene a tutto il mondo della disabilità in termini di aggregazione, integrazione e attività sportiva.
venerdì 11 febbraio 2011
FONDAZIONE SANTA LUCIA, IL DECRETO E’ INSUFFICIENTE: NON SI CONFORMA ALLE INDICAZIONI DEL TAR LAZIO
La Direzione dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia ha appreso da notizie di agenzie stampa che la Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha firmato ieri sera un decreto di accreditamento dei posti-letto per la struttura di neuroriabilitazione di via Ardeatina. L’Amministrazione dell’Istituto non ha ancora avuto modo di esaminare ufficialmente e compiutamente il nuovo provvedimento ma intanto rileva che il contenuto non si uniforma a quanto stabilito in precedenza dal TAR Lazio. Il Tribunale Amministrativo, infatti, ha sospeso due precedenti decreti emanati dalla Giunta Marrazzo – il n. 41 e il n. 56 del 2009 – che toglievano alla Fondazione Santa Lucia l’alta specialità e a dicembre 2010 ha ribadito che la Regione deve tenere conto di tali sospensive nell’emanazione di ulteriori provvedimenti al riguardo.
La Fondazione Santa Lucia auspica comunque che, dopo ripetuti annunci, con questo provvedimento, per quanto insufficiente, ci si avvii finalmente a una soluzione definitiva per l’Istituto, conformandosi alle pronunce del TAR e riaccreditando tutti i posti-letto di alta specialità tolti con i precedenti decreti. Al contempo sollecita nuovamente l’avvio di un cronoprogramma, con la sottoscrizione un preciso accordo che stabilisca tappe e scadenze per sanare tutti i problemi della Fondazione, tra i quali il forte debito pregresso (circa 93 milioni di euro) che dal 2005 la Regione ha cumulato nei confronti dell’IRCCS.
In particolare, per quanto concerne il tavolo tecnico tra l’Ufficio Legale della Regione e la Fondazione, richiamato dall’on. Polverini, la Direzione dell’Istituto ricorda che questo fa parte di altri 20 incontri che ad oggi sono stati del tutto inconcludenti. Pertanto, i vertici della Fondazione auspicano che con l’annuncio odierno la Presidente della Regione voglia imprimere un reale cambio di passo alle trattative in corso con l’attuale Giunta fin dal suo insediamento, con la volontà di mantenere – come da lei stessa sottolineato – gli impegni presi personalmente e di salvare una struttura di riconosciuta eccellenza, indispensabile ai cittadini e motivo di prestigio per la regione, per Roma Capitale e per il sistema sanitario del Paese.
Roma, 10 febbraio 2011
martedì 8 febbraio 2011
COMUNICATO STAMPA
Roma 8 febbraio 2011. Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia, aderisce alla manifestazione indetta da CIMOP, ADONP e dalle organizzazioni sindacali contro la chiusura dell’ospedale di Via Ardeatina 306.
Giovedì 10 febbraio, ore 11.30 in Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 (sotto la sede della giunta regionale del Lazio) si terrà la manifestazione di protesta per scongiurare la chiusura della Fondazione. Dopo mesi di mobilitazioni il Coordinamento, insieme al sindacato, scenderà nuovamente in piazza per protestare contro la politica della giunta regionale in tema di sanità. Il piano di rientro della Regione Lazio sta penalizzando l’eccellenza, a rischio 900 posti di lavoro tra dipendenti e ricercatori, con la chiusura della Santa Lucia 1000 utenti, tra cui molti bambini, verranno dimessi dall’ospedale e dovranno interrompere le cure riabilitative che solo la Fondazione può garantire.
“Una perdita per tutto il mondo della disabilità e della sanità pubblica, l’immobilità della giunta nei confronti della Santa Lucia ci lascia sgomenti,- così dichiara Mario De Luca fondatore del Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia- uno stillicidio fatto di incontri e finanziamenti a singhiozzo che bastano solo a pagare gli stipendi. Una struttura del genere a queste condizioni è destinata a chiudere, e viene posta in condizione di non poter progettare e programmare le proprie attività di riabilitazione, cura, ricerca, didattica e sport. Questa difficoltà economica e politica inevitabilmente si riversa sulle famiglie, sugli utenti e sui lavoratori a cui viene tolta ogni certezza”.
“Già solo con il taglio di 145 posti letto la Fondazione non può sopravvivere, - dichiara Carlo Di Giusto allenatore della squadra di Basket e fondatore del Coordinamento- una struttura che ha dato il massimo in termini di qualità e socialità viene trattata come il fanalino di coda della Regione, dopo decine di manifestazioni torniamo in piazza a chiedere nuovamente che sia riconosciuto il ruolo dell’Ospedale nell’alta specializzazione e che venga inoltre sottolineato il ruolo importantissimo per l’integrazione dei disabili nel campo sportivo e sociale. Il coordinamento continuerà a mobilitarsi in tutti i modi possibili per fare in modo che l’opinione pubblica sappia cosa sta accadendo nella nostra regione dove il diritto alla salute dovrebbe essere l’unico interesse della politica”.
Appuntamento giovedì 10 febbraio 2011, ore 11.30 manifestazione sotto la Regione Lazio.
Il Coordinamento Salviamo l’Ospedale Santa Lucia