martedì 16 marzo 2010

LETTERA ALLE CANDIDATE ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LAZIO

Alla Candidata Presidente Emma Bonino
Alla Candidata Presidente Renata Polverini

L'assemblea pubblica del 5 Marzo 2010 promossa dalle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori e Il "Coordinamento Salviamo l'Ospedale Santa Lucia", presso la palestra basket della Fondazione, preso atto del perdurare dello stato di crisi e dell’immobilismo di Regione e Governo, ha indetto una giornata di mobilitazione per il giorno 11 Marzo 2010 che si è concretizzata con una manifestazione IN PIAZZA MONTECITORIO.
Le OO.SS, il "Coordinamento Salviamo l'Ospedale Santa Lucia", i lavoratori, gli atleti, i genitori e gli utenti di nuovo MOBILITATI ' per chiedere al Governo un impegno concreto per salvare l'ospedale Santa Lucia.
Infatti, dopo numerosi incontri tra la direzione generale dell'ospedale, i rappresentanti della Regione, il Ministro della Salute e il Commissario di Governo non si è ottenuto alcun risultato credibile, ad oggi la situazione dell'Ospedale è ancora gravissima, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista del riconoscimento dell'alta specializzazione della struttura riabilitativa.
Gli utenti, i lavoratori con le loro OO.SS. e le Associazioni, stanchi di passare da un incontro ad un altro senza avere risposte, ma altrettanto determinati a far sentire la propria voce per il riconoscimento del diritto alla salute di migliaia di persone in tutto il Paese si mobilitano nuovamente.
Tutte le Istituzioni interessate (Regione Lazio, Commissario di Governo, Ministero alla Salute), debbono con coerenza rispondere per le quote di competenza, va applicata la recente sentenza del TAR del Lazio che sospende gli effetti dei decreti regionali n. 41 e n. 56 del 2009 (emanati per definire “fabbisogno di posti letto, finanziamento e sistema di remunerazione delle prestazioni di riabilitazione e lungodegenza post-acuzie per l’anno 2009 in attuazione del piano di rientro per la sanità del Lazio), che in pratica determinavano la dequalificazione della Fondazione e le disconoscevano le prestazioni di alta specializzazione per cui è nota.
L’assemblea inoltre, anche a seguito dell’interessamento delle Candidate alla Presidenza della Regione Lazio, che in momenti diversi hanno entrambe visitato la Fondazione e garantito specifiche iniziative, sollecita le Candidate alla presidenza del Lazio Renata Polverini ed Emma Bonino affinché congiuntamente e rapidamente promuovano un incontro con il Commissario di Governo Prof. Elio Guzzanti per la piena applicazione dei contenuti della sentenza del Tar e per la concretizzazione degli accordi del 22 di gennaio u.s. con vicepresidente della Regione, Esterino Montino, circa l’erogazione delle competenze pregresse per le prestazioni dal 2005 al 2008 .
I promotori dell’assemblea e i molteplici partecipanti nel ribadire la piena fiducia nelle Istituzioni, preannunciano, che, a fronte di ulteriori dilazioni non esiteranno a ricorrere a ulteriori e drastiche iniziative di protesta.

L’assemblea della Fondazione Santa Lucia

giovedì 11 marzo 2010

LETTERA DI UNA MAMMA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Caro Presidente Napolitano,

mi chiamo Melania Fazzino e sono la mamma preoccupata di un meraviglioso bimbo diversamente abile di 5 anni, in “carico” presso l’IRCCS Santa Lucia di Roma.

Le scrivo per segnalare la condizione di estremo disagio e precarietà che stiamo vivendo noi genitori di bimbi, insieme a tutti gli utenti ricoverati o seguiti dalla Fondazione Santa Lucia, IRCCS specializzato nella riabilitazione neuromotoria di pazienti affetti da lesioni al sistema nervoso ed all’apparato muscolo scheletrico per una situazione assurda.

Come Lei saprà, l’ospedale S. Lucia lo scorso anno ha rischiato la chiusura a causa di mancati pagamenti, dei tagli e delle politiche di risparmio attuate dalla Regione Lazio. Con la sentenza del TAR del 29 gennaio u.s., la situazione di profonda crisi del S. Lucia è apparentemente rientrata; il TAR ha sospeso i provvedimenti regionali impugnati e, contestualmente, la Direzione ha revocato la procedura di licenziamento per i 241 lavoratori. Ciononostante, il problema non è stato risolto e, oltre alla situazione di crisi generale in cui versa l’ospedale, c’è un altro problema che riguarda la palestra bambini.

Le segnalo, per quel che concerne il servizio extraospedaliero ex art. 26 presso la palestra, ci sono circa 80-100 utenti, tra bambini ed adulti, in esubero ed a rischio di dimissione o riduzione delle prestazioni, perché la Regione Lazio, nonostante innumerevoli solleciti da parte della Direzione del S. Lucia non ha ancora provveduto a formalizzare il passaggio degli utenti da semiresidenziali a non residenziali. Ovviamente, in mancanza di tale documento, la ASL ha sospeso i pagamenti per il servizio di riabilitazione extra ospedaliero già da novembre del 2008. Da qui l’esubero.

Attualmente, visto il profondo impegno e lo sforzo umano da parte di noi genitori, che ci stiamo attivando su tutti i fronti per salvare la Fondazione S. Lucia e garantire un futuro dignitoso ai nostri bimbi, la Direzione ha deciso di riconfermare i progetti riabilitativi, fermo restando lo stato di emergenza generale.

Dopo innumerevoli e vane trattative con la Regione, il 25 febbraio u.s. al Ministero della salute si è tenuto un incontro tra una piccola delegazione del S. Lucia, rappresentata dalla Direzione Generale, dal Comitato “Salviamo l’ospedale S. Lucia”, da noi genitori dei bimbi della palestra, dai rappresentanti dei lavoratori ed il Ministro, on. Ferruccio Fazio, col Commissario ad Acta prof. Guzzanti.

Rispetto alle problematiche evidenziate, il Ministro ha preso un preciso impegno rispetto alla immediata richiesta di riconversione dei posti da semiresidenziali a non residenziali o ambulatoriali, ex art. 26. Ad oggi, però, non abbiamo avuto riscontro riguardo alla emissione di un provvedimento di conversione dei suddetti posti, così come richiesto. Ovviamente, la palestra vive nel contesto dell’IRCCS, pertanto, per risolvere complessivamente questa situazione di incertezza, occorre intervenire non solo riconvertendo i posti suddetti ma, soprattutto, normalizzando, dal punto di vista economico, la situazione dell’ospedale. E ad oggi, anche su questo fronte, nessun atto concreto è stato prodotto dalle Istituzioni.

Pertanto, stamattina siamo qui da Lei ad evidenziare un problema grande che riguarda non solo noi, ma, in generale, la collettività, come testimoniano le 50.000 firme da noi raccolte. Perché il S. Lucia è patrimonio del territorio.

Vorrei testimoniare, in qualità di genitore che in questi anni è entrata a contatto con altri centri pubblici, l’eccezionalità della struttura, la professionalità e l’umanità di tutti gli operatori. Il modello lavorativo adottato dal S. Lucia, che prevede un approccio multidisciplinare, attraverso il lavoro integrato di una equipe di specialisti, permette di conseguire nel tempo risultati tangibili; un tale modello dovrebbe essere preso a riferimento e mutuato su altre strutture riabilitative, allo scopo di facilitare il recupero di altri bimbi sfortunati e bisognosi di supporto continuo.

Caro Presidente, questa situazione è paradossale.

Ma nel Lazio, che alternative ci sono attualmente al S. Lucia? Quale altra struttura è attrezzata come la palestra del S. Lucia, per la gestione multidisciplinare di oltre 150 bambini? Quali sono gli altri ospedali che, come il S. Lucia, possono ricoverare i pazienti post comatosi o colpiti da ictus cerebrale?

Inoltre, anche gli altri centri presenti sul territorio sono impossibilitati a prendere in carico con continuità nuovi pazienti, per cui, in caso di dimissione, noi genitori dovremmo iniziare nuovamente l’iter delle lunghe liste di attesa, senza avere alcuna certezza sulla qualità, sul livello di servizio prestato e sulla continuità dello stesso.

Se le Istituzioni non intervengono seriamente per salvare il S. Lucia, noi genitori rischiamo di assistere alla sospensione brutale delle terapie sui nostri figli ed alla perdita, in carenza di continuità di cura, dei piccoli e progressivi miglioramenti conseguiti. Ciò determinerebbe il “buttare all’aria” anni di duro lavoro di piccoli ed innocenti bambini, che lavorano, senza mai lamentarsi, faticosamente tutti i giorni alla conquista di una aspettativa di vita migliore, nonché vanificare i sacrifici fatti dalle famiglie, che perderebbero l’equipe di professionisti, loro punto di riferimento.

Ma il nostro dolore latente, compensato dalla immensa gioia delle piccole conquiste dei nostri bimbi, è anche il propulsore che genera la forza per lottare per il loro futuro, pertanto, siamo e saremo sempre pronti a scendere in piazza ed a lavorare per ogni altra iniziativa costruttiva atta a tutelare un loro ed un nostro diritto. Noi continueremo a tenere alta l’attenzione sul problema, vogliamo fatti concreti, non promesse disattese. I nostri piccoli angeli non possono pagare a caro prezzo, col loro diritto alla salute, gli errori connessi ad una impropria amministrazione!

Infine, come se tutto ciò non fosse già abbastanza, Le segnalo che dal prossimo aprile il 30 per cento della tariffa per la riabilitazione sarà a carico di noi cittadini. Mi sembra veramente una beffa!

Mi auguro di essere stata chiara e mi appello vivamente a Lei affinché possa intervenire per cercare di porre rimedio a questa situazione.

RingraziandoLa anticipatamente per il tempo dedicato alla lettura delle mie riflessioni, Le invio i miei più cordiali saluti.

Melania Fazzino

domenica 7 marzo 2010

COMUNICATO STAMPA

MANIFESTAZIONE IN PIAZZA MONTECITORIO
GIOVEDI’ 11 MARZO, ORE 10.30


Dopo l’assemblea di venerdì 5 marzo, convocata dalle Organizzazioni Sindacali congiuntamente con il Coordinamento Salviamo L’ospedale Santa Lucia, è stata decisa un’ulteriore mobilitazione per protestare contro l’immobilismo delle Istituzioni nei confronti della vertenza della Fondazione Santa Lucia, che vede da due mesi mobilitati dipendenti, utenti, genitori e sportivi. Nel corso dell’assemblea i sindacati hanno deciso di chiedere alle candidate alla Presidenza della Regione Lazio un impegno concreto nei confronti del commissario di governo per risolvere la situazione della Fondazione che si sta trascinando da troppo tempo. Nonostante le grandi manifestazioni, l’interesse dei mezzi di comunicazione e gli attestati di stima nei confronti del lavoro della Fondazione, ad oggi nessun atto concreto è stato prodotto dalle Istituzioni nelle quali è stata riposta, invano, grande fiducia. Per questo è stata indetta per giovedì 11 marzo, alle ore 10.30 in piazza Montecitorio una nuova mobilitazione di protesta contro l’immobilismo del Governo; nello stesso giorno una delegazione del Coordinamento Salviamo L’Ospedale Santa Lucia e delle Organizzazione Sindacali porteranno le 50.000 firme raccolte dal Presidente della Repubblica. E’ importante ricordare che ancora non è stata riconosciuta alla Fondazione l’alta specializzazione e eccellenza per la quale si distingue in termini di ricerca e riabilitazione, ancora non è stato riconosciuto il corrispettivo economico per prestazioni già erogate dalla Fondazione. Il Santa Lucia è ancora in grave pericolo e con lei i posti di lavoro e il diritto alla cura d’eccellenza, patrimonio comune di tutto il Paese.

E’IMPORTANTE LA MASSIMA PARTECIPAZIONE, FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA RABBIA.

martedì 2 marzo 2010

ASSEMBLEA PUBBLICA

ASSEMBLEA PUBBLICA - VENERDI' 5 MARZO ORE 13 -
PALESTRA BASKET - FONDAZIONE SANTA LUCIA


Il "Coordinamento Salviamo l'Ospedale Santa Lucia", preso atto del preoccupante stato di stasi del Governo nei confronti della grave situazione in cui versa ancora la Fondazione, congiuntamente ai lavoratori, terrà un'assemblea pubblica venerdì 5 marzo alle ore 13 presso la palestra basket del Santa Lucia per organizzare un'imminente mobilitazione.